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Profondamente convinta di porgere un servizio all’umanità, e in attesa di rovinarmi per sempre Cime tempestose con l’ultima trasposizione (come sottotitolo potrebbero mettere “il film preferito di Edward e Bella” tanto per attirare le bimbeminkia. Gli americani bombardano la letteratura inglese!), vi farò sapere qui i miei giudizi insindacabili sui period drama che il mondo dovrebbe vedere o evitare. Prego.
Marie Antoinette
Mentre guarderete questo film, sentirete l’arcobaleno uscirvi dagli occhi, perché è una vera esaltazione della vista. Mioddio, i costumi sono i più curati, belli e azzeccati che si possano vedere al cinema: ogni scena ha una gamma di colori intonata a livelli maniacali. Riguardatelo più volte, magari alla ventesima disattivando il sonoro, per cogliere ogni importantissimo dettaglio (e ce ne sono di fondamentali per capire la storia). Cospargete di stelle il capo di Kirsten Dunst per la sua interpretazione. Non fatevi spaventare dalla chiave di lettura pop, dalla musica moderna, dagli errorini storici… e correte a leggere questo articolo che spiega tutto meglio di quanto possa fare io. Insomma, godetevelo, ne vale la pena. Voto: 4,5/5
The young Victoria
Io mi chiedo: per quale arcano motivo in Italia è uscito straight to DVD? Un gioiellino del genere potevano almeno proiettarlo al cinema, considerando le molte porcate che vengono sfornate normalmente. Vi giuro che questo film è stata una bellissima sorpresa: Emily Blunt è strepitosa, tutti gli attori somigliano un sacco ai personaggi storici che interpretano (sì, vabbè, io sono una di quelle che considera “carina” la regina Vittoria da giovane. E’ colpa di Winterhalter), ed è il period drama più accurato storicamente – per esempio, il discorso del re il giorno del suo compleanno è riportato esattamente con le stesse parole. Menzione speciale per i bei costumi, raffinati e non “ingessati”. Un buon film. Voto: 4/5
Becoming Jane
Mi vedo costretta a dare una cattiva notizia agli sceneggiatori: dimostrare che Orgoglio e pregiudizio è stato ispirato dall’esperienza di Jane Austen non significa prendere la trama del romanzo e appiccicarla alla vita della scrittrice. L’interpretazione di McAvoy e Maggie Smith, la fotografia e i vestiti regency non riescono a salvare l’insieme. Evitate accuratamente se siete patite della Austen e sapete che niente, nella rappresentazione cinematografica, ha riscontro storico con la realtà (Jane che prende la mazza e gioca a cricket? Jane che si fa avanti per prima con un ragazzo? Ma nemmeno se il mondo fosse capovolto!). E’ vero, Tom Lefroy e Jane si conobbero e foooorse flirtarono, ma le informazioni sono avvolte dalla nebbia, e maneggiarle in quel modo mi sembra quantomeno romanzare eccessivamente la realtà. Godibile la colonna sonora. Voto: 2/5
Pride & Prejudice
Ormai lo conoscono anche i muri. Ormai anche loro sanno che questo film ed Espiazione sono gli unici in cui posso sopportare il musetto di Keira-vittima-sacrificale-Knightley senza avere l’impulso di prenderla a sberle. [Piccolo OT: Non mi sono azzardata a mettere The Duchess in questa lista, perché la sua interpretazione è veramente imbarazzante. E ora vediamo cosa resterà di Anna Karenina.] Rimane il fatto che la migliore versione di P&P sarà sempre quella della BBC con un super Colin Firth e una splendida Jennifer Ehle. Eppure questo film non è da buttare: Keira se la cava, Matthew è in bilico fra lo smorto e il tenebroso (propendiamo per il tenebroso e diamogliela buona), ma soprattutto Brenda Blethyn e Donald Sutherland sono i più fantastici signori Bennet della storia del cinema. Alcune inquadrature sono da favola, e osservate bene le mani… voto: 3,5/5
Bright Star
Non è uno dei migliori della Campion, diciamolo subito. I pro: l’idea della trama biografica col focus su un aspetto di John Keats poco conosciuto (la storia d’amore con Fanny), la fotografia e i colori che commuoverebbero un cammello di pietra, le frequenti citazioni artistiche di quadri e poesie (anche non dello stesso Keats), i dettagli e i rimandi. Contro: la recitazione scialbissima e blanda di una Abbie Cornish che può rendere molto di più, un improponibile Ben Whishaw. Si faticherebbe perfino a credere che fra i due ci sia un qualche coinvolgimento, se non fosse per i dialoghi. Insomma, magari guardatelo sotto forma di gif. Voto: 2,5/5
Lezioni di piano
Ecco la Jane Campion poetica e forte che mi piace! Questo film è bellissimo, dall’inizio alla fine. Costumi, attori, trama: tutto concorre a farci provare emomazioni intensissime. E magari a imparare a suonare il pianoforte. Assolutamente consigliato, perchè è strano pensare che il cinema possa far sentire qualcosa di così straordinario solo con uno schermo. Voto: 5/5
Le sorelle Brontë
Voi non avete idea di quanto io abbia penato per trovare Les soeurs Brontë. E’ come se dopo gli anni ’70 fosse sparito dalla circolazione, in Italia. L’ho visto in francese con sottotitoli spagnoli, in inglese con sottotitoli francesi, in tedesco, in qualsiasi lingua di questo porco mondo ma in italiano non c’era manco il trailer. Fa niente, la lingua originale è sempre la migliore. E sappiate che trovarlo in dvd o in vhs è cosa più unica che rara: io vi voglio bene e vi regalo il link su youtube (se capite francese o spagnolo, ovvio). Perché fare un film sulla vita delle sorelle, e non sui loro romanzi, è davvero difficile. Perché la Adjani è bellissima e bravissima nel sacro e importante ruolo di Emily. Perché la fedeltà storica c’è tutta. Voto: 5mila/5
Jane Eyre
E’ una carampana del romanzo che vi parla. E’ una fan sfegatata di Jane Eyre che è stata sottoposta a questo supplizio. Vi prego, qualcuno insegni a recitare a Mia Wasikowska: avrei preferito che la mitica Jane fosse interpretata da Tonio Cartonio, con risultati decisamente più espressivi. Ma dannazione, ragazza mia, non si notava la differenza fra questa parte e Alice nel film di Burton! Guarda un po’ la Gainsbourg e prendi nota. Per quanto riguarda Rochester l’Inarrivabile, il migiore sarà sempre Toby Stephens… Fassbender, per quanto talentuoso e figo, non è per niente adatto al ruolo (ma lo salviamo appunto perché figo). Bellissimi i costumi, che comprendono anche pezzi originali d’epoca. Apprezzabile l’idea di evidenziare soprattutto l’aspetto gothic della storia, ma ragasssi, siam pazzi, non si possono tagliare fuori delle parti importanti! Voto: 0,5/5
Camera con vista
Chiedo un’ovazione per Maggie Smith, e anche per la Bonham Carter, già che ci siete. Le regine incontrastate del cinema British. Da un bellissimo romanzo, nasce un film che analizza tantissimi temi dell’età edoardiana ma assolutamente attualissimi, un inno all’innovazione, all’apertura mentale, al progresso. Fa venir voglia di svegliarsi e staccarsi da obsolete convinzioni che abbiamo per non si sa quale cavolo di motivo. Eppoi è molto romantico, di quel romanticismo non melenso e non da carie ai denti. C’è anche una descrizione bellissima dell’Italia, magari idealizzata, ma fa piacere vedere quelle splendide scene panoramiche di Firenze. Speriamo di essere camere “con vista” e non “chiuse” anche noi. Voto: 5/5
Elizabeth
Se volete vedere un film sulla superBetta, lasciate perdere il seguito (The Golden Age), che non solo è inaccurato, ma molto peggio: è manipolato coscientemente per far piacere all’autonoma e libera Inghilterra contro la merdosa Europa continentale (come se la Betta non si fosse anche lei macchiata le mani di sangue). Invece il primo Elizabeth è davvero godibile, mette in relazione le aspirazioni personali della regina con i suoi doveri di sovrana, ci fa entrare quatti quatti nella corte e fra i cortigiani. Consigliato, anche perché la Blanchett è candidata al ruolo di mia moglie. Voto: 4/5
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sara marchetti ha detto:
Bellissimo questo post, l’unico che non ho visto è Les soeurs Brontë. Mi è venuta la voglia, dopo quello che ho letto. Mi vergogno ma non avevo neanche sentito parlare di questo film. Complimenti per il blog, adolescenti atipiche come te sono davvero necessarie.
Sara Marchetti
LadyLindy ha detto:
grazie mille! Ti consiglio veramente di vederlo, è fatto benissimo. Spero che tornerai!
alieno ha detto:
Splendide recensioni
LadyLindy ha detto:
spero che siano utili, anche se magari non sono il genere amato da tutti 🙂
Lario3 ha detto:
Che bello!
Grazie mille per il commento, CIAO!!!
LadyLindy ha detto:
grazie come sempre a te! Baci
paperi si nasce ha detto:
Caspita, che rassegna!
Sempre interessante la lettura di questi tuoi commenti, a prescindere dall’effettivo interesse nei film che hai “recensito” (non sono del genere che amo più di ogni altro).
Comunque, su quelli che ho visto (Lezioni di pIano, Camera con vista, Marie Antoinette) concordo totalmente col tuo giudizio. Ma tanto, anche se non avessi concordato, hai detto che si tratta di giudizio insindacabile!
LadyLindy ha detto:
eccerto, abbiamo l’animo da dittatrici noi. Mi sorge un dubbio: concordi veramente o temi ripercussioni?
No, aspetta, il dubbio è svanito: i miei giudizi sono talmente splendidi e assennati che è impossibile dissociarsi.
Un abbraccio dittatoriale xxx
paperi si nasce ha detto:
Concordo, concordo…
mozart2006 ha detto:
Visti tutti. Il film sulle sorelle Bronte (non è un errore di ortografia come lo scrivo, è che la tastiera tedesca non ha la E con la dieresi) io ce l’ ho, in tedesco. Sui giudizi sono d’ accordo.
Evviva le adolescenti cinefile!
Ciao.
LadyLindy ha detto:
Sono contenta che tu sia d’accordo! E meno male che anche qualcun altro ha visto Les soeurs!
(VIVA ME!)
La Rockeuse ha detto:
Visti quasi tutti tranne un paio e concordo con te! Mi cimenterò nella visione del film sulle Bronte (ne parlavo tra l’altro a cena con mia sorella! capiti a fagiuolo) mettendo insieme quel che resta del mi french e del mio spanish! :*
LadyLindy ha detto:
BRAVA BRAVA APPROVO!
*applausi*
La Ragazza con la Valigia ha detto:
In quanto enormissima fan dei film in costume non posso non commentare in modo dettagliato.
1. Marie Antoinette: grazie per aver linkato il mio articolo, e infatti questo è l’unico sul quale non dirò nulla perché.. beh, perché direi che ne ho parlato a sufficienza xD
2. Young Victoria: come non concordare, come non concordare, come non concordare. Vidi le locandine al cinema quando stavo in Francia ma non feci in tempo a vederlo, per fortuna almeno in dvd è arrivato qui così ho potuto vederlo, adorabile, e Emily Blunt è una chicca in qualunque film.
3. Becoming Jane: anche qui sottoscrivo; c’è da dire che non amo particolarmente Anne Hathaway a meno che non faccia una parte da simil-Biancaneve (ossia un po’ scema, superficialotta e molto sorridente) o il Diavolo veste Prada. Ma in effetti tutto il film non era granché, l’ho trovato anche piuttosto noioso e ripetitivo, nonostante quel pezzo di manzo di McAvoy.
4. Pride and Prejudice: l’ho visto talmente tanto tempo fa che non mi ricordo nulla, ma sai che adoro Keira Knightley, quindi probabilmente mi sarà piaciuto (NON LO FARE!!! Non mi toccare la Duchessa!!! Sto ancora sognando OGNI suo vestito!!!)
5. Bright Star: concordo a mezzo, a me l’interpretazione dei due è piaciuta, specialmente lui – anche se continuo a vederlo come il pazzo Grenouille nel Profumo; vero che mancava qualcosa per renderlo perfetto, però a mio avviso il direttore della fotografia è un f*****o genio e ha fatto in modo di supplire a ogni altra carenza.
8. Jane Eyre: allora non sono l’unica che non sopporta la Wasikowska! Una donna senza espressione, sembra sempre che l’abbiano imbottita di psicofarmaci per non farla deprimere troppo.. anche qui, sono arrivata a stento alla fine senza piombare addormentata, come per Becoming Jane.
10. Elizabeth: uno di quei bei filmoni storiconi tostoni che ci piacciono. Non aggiungiamo nulla.
Lezioni di Piano, Les soeurs Bronte e Camera con Vista non li ho visti, chiedo venia (iniziai con Lezioni di Piano ma non l’ho finito, non ricordo per quale motivo.. forse perché ero piccola).
Nel caso tu non l’abbia visto, perché è un altro di quelli difficilmente reperibili in italiano, ti consiglio Cime Tempestose con Juliette Binoche e Ralph Fiennes. O Joseph Fiennes, confondo i nomi di quei due. Forse non è spettacoloso come film, ma a me bastavano introduzione recitata e narratore fuoricampo gentilmente concessi da Sinéad O’Connor per farmeli piacere ^^
Evidentemente potremmo continuare a scambiarci opinioni su altri film in costume fino alla nausea.
Prima o poi vorrei fare una maratona storica e infilarci in mezzo tipo TUTTI i film storici – o anche pseudotali, alla 300 – prodotti, da 10000aC fino a Goodbye Lenin, tutti rigorosamente in ordine cronologico. Da suicidarsi, ma sai che fighissimo? 😀
PS. Ho pensato subito a te mentre ero sull’autobus e ho sentito questa scena che ora vado a descrivere, e il post capita a fagiuolo. Ragazzina e padre conversano. Lei chiede al padre com’era il film che stavano guardando lui e sua madre quel pomeriggio, Jane Eyre. Lui prima non capisce a cosa si riferisca, poi chiede “Un poliziesco?” [già qui stavo per intervenire, ma volevo sentire come andava avanti]. Lei gli spiega – più o meno – di cosa parla, e poi disquisiscono su come “ah sì! quello tratto dai Miserabili!” e su come sia stato scritto dalla sorella di quella che ha fatto Cime Tempestose, e su come “allora erano DUE sorelle letterate!”.
E dopo quello che passerà alla storia come il commento più lungo della storia, buonanotte!
La Ragazza con la Valigia ha detto:
Dimenticavo! A proposito di Colin Firth in P&P della BBC, non so se hai mai letto Bridget Jones, ma lì – scena che è stata cassata nel film per l’ovvio motivo che è Colin Firth a fare Mark Darcy – c’è una lunga dissertazione su come Bridget aaami il nostro caro Colin che si getta in acqua e ne riemerge con la camicia bianca aderente e bagnata. Se Briget avesse saputo del film..!
(non che c’entrasse molto, ma era una curiosità carina 😀 )
LadyLindy ha detto:
da quel che sapevo, la scrittrice di Bridget Jones si era ispirata apertamente a P&P e aveva chiesto espressamente che Mark fosse Colin, che aveva già fatto Darcy appunto. Lovvo.
LadyLindy ha detto:
io vorrei tanto fare una bella maratona superstorica con te, magari bevendo tè e ingozzandoci di macaron. Ci sta.
(Adoooooro Goodbye Lenin! Sono riuscita a farlo vedere alla nostra classe rigorosamente in tedesco, e fra un po’ completerò la missione con Marie Antoinette… sei fiera di me vero?)
PS. Dammi le indicazioni per trovare i due e squartarli immediatamente. O in alternativa ammorbarli con ore e ore di disquisizioni sulle TRE sorelle letterate – sento l’urlo disperato di Anne,eternamente dimenticata. Potrei anche lasciarli in balia di Bertha Mason! ❤ Un bacio.
Cavalier Amaranto ha detto:
Parlando di The young Victoria mi ha convinto, lo guarderò con interesse.
Per quanto riguarda gli altri alcuni li ho visti, amo i film in costume.
P.S. Manca un film fondamentale ^_*
http://it.wikipedia.org/wiki/Barry_Lyndon
Tra i tanti capolavori di Stanley Kubrick è quello che svetta maggiormente, per alcuni critici e cinefili oltre i costumi, la storia curatissima e gli ambienti la cosa straordinaria di questo film è la sua capacità di “immergerti” in un altra velocità, dove il tempo si scandisce in maniera diversa.
LadyLindy ha detto:
carissimo!!! Da quanto tempo non ti sento. Non ho parlato di Barry Lyndon perché ho visto solo l’inizio, ho sospeso il giudizio e sono andata a prendermi il libro di Santo Thackeray. Per confrontare meglio. Ma di certo ne scriverò da qualche parte! 🙂
Cavalier Amaranto ha detto:
Carissima!!!!!!!!! Sai non mi sono preso cura del mio blog per un poco, però appena tornato ho notato con molto piacere che avrei continuato con piacere a leggerti.
Perché è un piacere, magari mangiando un biscottino con il cioccolato viene pure meglio.
Non sono concorde sul fatto che sia un bene leggere prima un libro e poi vedere i film, si rischia spesso di rimanere delusi dal fatto che noi ci siamo costruiti le nostre immagini nella mente, che non possono essere quelle della pellicola.
Mi è successo con il primo libro di Harry Potter, l’unico che ho letto.
Non mi tirare niente ti prego! Lo so è commerciale! Perdono! ^_^
Però volevo vedere cosa si era inventata la scrittrice, ti dirò, dopo aver letto “The Book of Magic” proprio niente, anche se poi mi è piaciuto.
LadyLindy ha detto:
(azz, leggere il mio blog con i biscottini al cioccolato… ma così i biscottini vincono 20 – 0!)
Il discorso film/libro tratto dal film è vario, dipende principalmente dal libro. Ad esempio, non so a quale mente sciagurata sia venuta l’idea di fare un film dal romanzo L’eleganza del riccio, un libro anti-trasposizione in assoluto (infatti l’autrice si è dissociata!). A volte invece i film sono fatti bene, come The Hours. Ah, e non ho niente in contrario a Harry Potter, anzi!
Valentina ha detto:
Allora non sono l’unica che ha trovato sconvolgente l’ultima versione di Jane Eyre… Abituata al caro Zeffirelli, sono rimasta delusissima da questo che tu giustamente chiami “supplizio”. Mamma mia!
LadyLindy ha detto:
la versione di Zeffirelli è davvero ben fatta, anche se alcuni momenti della miniserie BBC sono davvero formidabili. Ti faccio vedere questo a titolo d’esempio (diavolo di una donna! – cit.):
Sull’ultima versione ho detto e dato 🙂