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Vita In Pillole

~ Tipico blog di un'adolescente atipica

Vita In Pillole

Archivi tag: vacanze

Girl, you’ll be a woman soon – si salvi chi può!

11 mercoledì Lug 2012

Posted by LadyLindy in L' attualità vista da un'adolescente, Pensieri di sfuggita

≈ 33 commenti

Tag

adolescenza, colonna sonora, macchina, patente, pittura rupestre, quiz, scuola giuda, sondaggio, urge overkill, vacanze, viaggio, vita

Colonna sonora: Urge Overkill – Girl, you’ll be a woman soon

Il momento è arrivato.

Ironicamente mi tocca crescere, ma non in altezza. Quindi, mentre voi vi godete l’estate immersi nella brezza marina o fra le marmotte Milka della montagna, qui c’è qualcuno che deve strisciare fino ad un’ aula grigia (anche dopo la fine della scuola, pensate!), mettersi sotto ad un ventilatore che fa sgnic sgnac sput crii ad ogni giro, in modo da non svenire a causa dell’alito bollente della terra, e fissare un sacco di cartelli multicolori senza apparente significato.

Sì, se il cielo vorrà potrò finalmente inquinare questo sporco mondo con i fumi di scarico derivanti dalla mia guida. Ma prima di poter giocare a Fast and Furious con le lumachine, c’è ovviamente il tranello – devo farmi il corso e l’esamino. Per non parlare delle guide vere e proprie (quando inizierò avrò cura di avvisarvi con tutti i mezzi che possiedo, in modo da salvaguardare la vostra incolumità). Un problema alla volta: le domandine del quiz. Io ne ho viste un paio, e sono più o meno così: “Non è vero che non è proibito non sostare nell’area di emergenza che non serve soltanto per gli autoveicoli in panne” -> Vero o Falso? Eh, fai un po’ tu guarda.

Quanto alle lezioni, il mio primo impatto è stato leggermente traumatico dal punto di vista generale, mortale dal punto di vista dell’autostima. Apro un opuscoletto con all’incirca 500 segnali stradali, di cui lungo le strade ne avrò visti 70 dato che vado in giro molto – c’è persino la silhouette di uno strano animale somigliante al lama, indi per cui l’ho soprannominata “Attenzione: pericolo sputi” – e subito penso: accidenti, hanno ricopiato ben bene tutte le pareti delle grotte di Lascaux.

Poi il tizio comincia a fare domande a tappeto, tipo “ammazza la talpa”. Mostra un cartello che mi convince sempre di più: è pittura rupestre. Indica un povero condannato, “Tu” – dice – “Questo che cos’è?”. E io, impanicatissima, mi affanno a cercare una risposta, non si sa mai che poi passi a me. Magari vuol dire che c’è un buco un po’ grosso e ci vai a finire dentro. Intanto l’altro, sicuro come un avvocato che ha pagato il giudice, attacca: “Questo è chiaramente, senza dubbio alcuno, una segnalazione di strada deformata,  rivolto agli automezzi con rimorchio che pesano più di 3,5 tonnellate e di conseguenza devono mantenere dei limiti di velocità maggiori, che differiscono già dal canto loro fra strade urbane di scorrimento, di quartiere, extraurbane primarie e secondarie”.

A quel punto comincio a chiedere in giro se qualcuno ha da prestare un farmaco oppiaceo, o in alternativa se ci sia bisogno di una prescrizione per averlo in farmacia. Faccio appena in tempo a pormi la questione, che l’interrogazione comincia a vertere sugli incroci e i diritti di precedenza. C’è un incrocio a forma di stella, ma non stella normale, è come i fermagli per capelli di Sissi. E su ogni punta c’è una macchina. Cioè, è una cosa umanamente impossibile che otto macchine si trovino incastrate su un incrocio che nemmeno a Los Angeles, eppure nel quiz lo mettono. E allora la domanda: chi passa per primo? Io dico, fate passare le signore per galanteria, così vi parate il sedere dalle accuse di maschilismo, no?

Ma ora basta parlare di noiosi doveri, è giunto il momento di richiedere attivamente il vostro contributo, e voi me lo darete consapevoli del fatto che questo blog è a vocazione dittatoriale collaborativa, e quindi la vostra opinione sarà opportunamente ignorata perché faccio quello che mi pare presa in considerazione. Se la sottoscritta avesse in programma un viaggio, voi cosa consigliereste?

Rispondete numerosi e accondiscendenti!

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Quando viene Dicembre (il cervello poverello)

02 venerdì Dic 2011

Posted by LadyLindy in Colonna sonora, Dato che a scuola ci vado pure io..., Pensieri di sfuggita

≈ 32 commenti

Tag

dicembre, Erbolario, frank sinatra, il barbiere di siviglia, jane austen, let it snow, lettera, libri, matrimonio, Natale, neve, ORA DOVREI ESSERE A STUDIARE, regali, scuola, shopping, shopping compulsivo, stressata fino ai capelli, vacanze

Gente, sono ufficialmente entrata nel clima dicembrino dell’attesa. Attesa per non so bene cosa, a dire la verità, dato che non trovo più il lato religioso di niente. Io stessa non credo più nella religione. Ma voi che mi leggete da tanto tempo, ormai mi conoscete e ne avrete le banane piene delle mie sproloquianti dissertazioni teologiche. Sarà la crescita.

Ma un nuovo periodo di GROSSE GROSSE COLLABORAZZZIONI (cit.) si apre davanti a noi: le prime collaborazioni di cui posso darvi anticipazioni sono quelle coi libri scolastici (ayeah), ché qui ogni giorno siamo sotto test. Fra un Cartesio spalmato qui, una traiettoria infilata là, ormai nella mia testa c’è un intero album degli Avalanches che va a manetta. O se preferite, citando Il Barbiere di Siviglia, “Mi par esser con la testa in un’orrida fucina, dove cresce e mai non resta delle incudini sonore l’importuno strepitar/ Alternando questo e quello pesantissimo martello fa con barbara armonia muri e volte rimbombar/ E il cervello, poverello, già stordito, sbalordito, non ragiona, si confonde, si riduce ad impazzar“.

In compenso sento un terribile bisogno di rifarmi il guardaroba. Mi sembra di vivere nell’edizione autunno/inverno della terza media. Ma fra poco avrò la mia terribile vendetta del vascheggio! (Tale vendetta ha già avuto un glorioso inizio, quando con incedere cruento -cit.- mi sono sbizzarrita a comprare qualsiasi cosa mi capitasse sottomano nel magico mondo dell’Erbolario. E ho scoperto che probabilmente finirò con lo sposare una loro linea di cosmetici, forse proprio fra quelli che fanno uscire ogni anno a Natale).

Già, il Natale. Ovviamente anche quest’anno sarò un’orrenda consumista (e già vi ho introdotto l’argomento), rinforzata dalle mie recenti convinzioni agnostico-eretico-blasfemo-miscredenti (e già vi ho introdotto l’argomento). Regali, a me! Compratemi LIBRI! Tanti, tantissimi libri! Voglio che le pagine mi sommergano e mi escano dalle narici! Voglio dormire su un letto di tomi! Voglio un marito che, come unico requisito, sia capace di montare le mensole per i miei LIBRI! Non chiedo poi tanto.

Se poi abbiate anche voglia di aggiungerci un viaggetto (sì, ancora, non bastano mai), qualche soldino, un intero guardaroba nuovo… sarebbe maleducato rifiutare. Ah, e un’altra cosa. Smanio per ricevere una bella lettera scritta a mano. Con la carta da lettere colorata a tinte pastello, un fiorellino secco, qualche goccia di profumo… e una calligrafia svolazzante alla Jane Austen. Possibilmente di molte pagine. Que saudade.

P.S. Ho pure voglia di neve. Quindi non ho tardato a metterla sul blog. Enjoy!

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Non ha senso ma ha un senso

14 domenica Ago 2011

Posted by LadyLindy in L' attualità vista da un'adolescente, Pensieri di sfuggita

≈ 20 commenti

Tag

agosto, attualità, Caparezza, citazioni, cose che mi fanno incazzare, estate, Ferragosto, juno, miranda priestly, sfogo, vacanze

 Che si inculino un cipresso, dunque, tanto il mio destino è stare solo con chiunque. 

Alle bestie regalerò i miei sorrisi come Francesco d’Assisi e Pippi Calzelunghe

(Caparezza – La mia parte intollerante)

E’ praticamente Ferragosto, il periodo più orrendamente insopportabile dell’anno. Io, almeno, lo odio, e tenendo in grande considerazione la mia stessa opinione fingerò che tutti voi la pensiate come me, per prolungare una civile e vantaggiosa convivenza blogger-lettori.

Spiegatemi cosa c’è da festeggiare. Spiegatemi cos’ha di bello Agosto. Manco fossimo negli anni ’50 con l’intero Paese che si ferma perché la Fiat chiude per ferie e allora tutti al mare, vespino giallo e cesto pieno di gnocchi al pomodoro da mangiare sulla spiaggia. A quei tempi potevo capire. Ma tanto adesso le fabbriche sono chiuse 12 mesi l’anno, quindi cosa c’è da strepitare tanto? Non viviamo mica in un eterno servizio di StudioAperto (per fortuna).

 E nessuno che si preoccupi mai di chi se ne sta a casa. No, perché, sapete, ci siamo anche noi. Quelli che sono costretti dall’umanità intera a sentirsi sfigati perché non trovano nemmeno uno straccio d’oretta per spalmarsi la birra sotto il sole, finire all’ospedale per ustioni, annegare in mare perché c’è lo sciopero dei bagnini, ricoprirsi di sabbia e lombrichi marini cantando danza Kuduro. Noi che ogni tanto qualche bel viaggio ce lo possiamo permettere, ma non abbiamo le possibilità materiali e organizzative per stare un giorno a New York e il giorno dopo a camminare in leopardato per le vie di Istanbul.

riguardo alla foto linkata sul leopardato.

 Ah, ma dover sottostare a cause di forza maggiore ha anche lati positivi. Per esempio, mi sono fatta aprire le famigerate porte di feisbùc, per entrare ne la città dolente, ne l’eterno dolore e ovviamente fra la gente che più perduta di così nun se pò. Intendiamoci, ho solo spiato… se d’estate s’impennano le vendite di rutti di cervo ammazzaboschi tipo Corona’s stars e gossippate del genere, fatemi il piacere, ma il diritto di farmi i beneamati cazzi degli altri ce l’avrò pure anche io. Tanto che se sei tu il primo a sputtanarti mettendo foto discutibili in pubblico, che tutti possono vedere, non devi lamentarti poi.

Ecco, dicevo, sembra che in questa sammèr tutausendileven vadano molto di moda i baci lesbochic saffici, e il tetteinfuori topless. Anche fra i più giovani. Oh, io l’ho solo scritto eh, non commento. Non faccio il bencheminimo giudizio, nonostante ne sia tentata come se vedessi una scatola di macarons Ladurée incustodita davanti a me. Basterà la mia faccia a farvi capire:

 Non ho finito. C’è anche la mia tragedia personale, dovuta alla stagione – io d’estate prendo un sacco di peso. Ciò ha portato alla drastica conclusione: NON.MI.SI.CHIUDONO.PIU’.I.JEANS. God dammit! Ci mancava solo questa. Fottuto caldo che mi fa ingoiare gelati come fossero bicchieri d’acqua.

E questo per quanto riguarda i miei scleri personali che avete la compiacenza di leggere. Poi, di male in peggio, passiamo al brodo di guano a livello nazionale/mondiale/universale… bella gara! Non ci vuole il cervello di Einstein per deprimersi e capire che siamo nella merda. E ve lo farò leggere dalle parole di una blogger molto più brava di me a spiegare certe cose:

Che la crisi sia un pretesto per fare la guerra di classe ai ceti meno abbienti lo dimostra anche il fatto che nelle varie misure proposte dai governi in allarme rosso per default in Europa non vi siano veri strumenti per la crescita, come investimenti sulla ricerca e lo sviluppo ma solo manovre vessatorie da sanguisughe sul Terzo Stato. Manovre che non toccano minimamente il privilegio sempre più osceno degli altri due Stati: Clero e Neoaristocrazia del denaro o Casta. Semplice, perché la crescita non è quella che pensate e per ottenere quella che pensano loro voi dovete rinunciare ai vostri diritti. Con le buone o con le cattive.
E’ comunque un gioco pericoloso. Le tasse, come prima della Rivoluzione Francese, saranno interamente a carico del terzo stato, ovvero del ceto medio-basso. Il clero è esente e la casta si autoesenta con leggi ad hoc. Questa situazione ha portato alle ghigliottine in piazza allora e la storia potrebbe ripetersi, chissà.
State in allerta, quindi. I telecomandati appartenenti alla Casta dei volonterosi esecutori materiali  vorranno imporvi i sacrifici più sanguinosi per continuare a gozzovigliare e banchettare sotto il tavolo dei loro padroni come cani.
E’ in questa occasione che potremo riconoscere i politici, se ce ne sono rimasti, in grado di ribellarsi a quest’assurdità.
Perché non si alzano in piedi e chiedono ai loro colleghi stranieri di allearsi per fermare la speculazione finanziaria con i mezzi della legge? Se è una guerra condotta dagli Stati Uniti con le armi della Borsa per affossare l’Euro, perché non denunciano queste manovre terroristiche? Se lo fanno tutti assieme sarà difficile farli fuori tutti.
Perchè non chieder loro di difendere i diritti del popolo, di quello vero, non quello dell’amore del nanerottolo da rottamare, rigettando le lettere minatorie dei banchieri ed impegnandosi per una crescita vera, e possibilmente una decrescita più ecosostenibile?
In Islanda ci stanno provando. Sarà questione di clima, chissà.
Lameduck, La crisi è solo una scusa
Detto questo, posso anche considerare esaurite le mie invettive e le sante parole della papera zoppa, consapevole che questo post, mentre tutti sono ad abbrustolirsi, avrà la risonanza di un moscerino spiaccicato sul parabrezza. Amen. Passo e chiudo.

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Impressioni di Settembre

12 domenica Set 2010

Posted by LadyLindy in Dato che a scuola ci vado pure io..., Pensieri di sfuggita

≈ 13 commenti

Tag

borghi medievali, Impressioni di Settembre, Italy, mare, PFM, Premiata forneria Marconi, ritorno a scuola, scuola, Settembre, settembre 2010, Travel and Tourism, vacanze

 

Mentre peregrinavo per spiagge, romantici castelli danteschi, borghi medievali sul mare, in Italia succedeva il finimondo. Su tutti i fronti. Avrei avuto milioni e milioni di cose da scrivere. Così tanto da postare in così poco tempo.

Comunque: dopo la settimana appena trascorsa, posso definitivamente dire addio alle vacanze, non c’è santo che tenga. Bisogna bere l’amaro calice. Dopo il periodo di riposo, sono giunta ad alcune conclusioni su diversi aspetti dell’esistenza. Ovvero:

1. Sono l’unico essere nell’intero sistema solare che, se si mette a prendere un po’ di sole, diventa più bianco. Non so, probabilmente la mia melanina è in sciopero per un qualche contratto svantaggioso che ha dovuto firmare 15 anni fa. Intanto io il segno del costume ce l’ho al contrario: bianco dove avevo la pelle scoperta, più scuretto nelle parti coperte. E’ qualcosa di inquietante, se ci riflettete su. Peggio di avere la pelle a chiazze, inoltre nessuno si accorge che sei stato via… lo so, sono ben altre le cose importanti, però almeno si torna a casa con quel bel colorito sano. Magari, prima di tornare alla vita sociale, mi faccio un bel bagno caldo con litri di Lapsang Souchong. O col mallo di noce, come suggeriva la Littizetto. Sembrerò una vacca pezzata, ma mi copirò strategicamente.

2. Ta – ta – ta – taaaaaaaaaaan! Ricomincia anche quest’anno, immancabile, insostituibile, puntualissima (ehm, forse quest’anno no, dati i colpi di genio dell’ Enterogelmina)… la gravidanza + travaglio definita comunemente squola!!! In dotazione per tutti voi lettori, sarà recapitato tramite schermo del computer un esclusivissimo kit per harakiri (ovviamente monouso), in modo da tenermi compagnia durante questa sacra e divertente pratica beneaugurale. Suvvia, siate solidali! Sappiate che, allo scoccare dell’ora X, non suonerà una campanella d’istituto bensì la campanella di un ring. Mi sto preparando come una delle Totally Spies prima della missione: manca solo il rossetto – laser da mettere nell’astuccio. Non si sa mai. Questo piccolo hobby, ovvero le cinque – sei ore che passo a squola, avrà un doppio effetto sull’andamento del blog. Ecco, ve lo spiego brevemente, mentre voi avrete l’accortezza di immaginarmi con camice, occhialini da secchiona, lavagna e bacchettina in mano. Primo: il tempo da passare davanti al computer, frantumandomi le falangi mentre ticchetto le cavolate che leggete, diminuirà drasticamente. E’ così. La verità mi fa male lo so. Del resto, l’attesa aumenta il desiderio. Secondo: se potrò scrivere meno, avrò però più materiale. (Hey, ho messo tre parole con l’accento in fila! Ho battuto qualche record? No? Uffa.) Magari vi interesserà qualche cronaca scolastica vista coi miei occhi. Non c’è da annoiarsi.

3. La musica ha un effetto terapeutico. Per me in modo particolare.

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Titoli di coda

23 lunedì Ago 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ 10 commenti

Tag

diario, estate, fine estate, Italy, L'estate sta finendo, malinconia, mare, pensieri, Righeira, vacanza, vacanze

L’estate sta finendo e un anno se ne va. Sto diventando grande, lo sai che non mi va.

E insomma, anche in questo caotico 2010 ricominciamo con le manfrine da fine estate. Si chiude il sipario sulla stagione più bella, più frizzante, più assolata, più svestita, più ubriaca, più divertente (l’importante è crederci). E’ apparsa la classica scritta The End e adesso scorrono i titoli di coda, i nomi delle persone più importanti del filmino, anche se non è proprio finito-finito al 100% è ormai da considerarsi tale.  Sì, perché bisogna già dire addio a tutte le cose belle di questo periodo. Addio, tramonti infuocati sul mare. Addio, escursioni tutta natura lungo le colline. Addio, barbecue di Ferragosto. Addio, campeggio sotto le stelle. Addio, balli latino-americani col gonnellino hawaiano. Addio, tuffi nella più azzurra delle piscine.

Ma non disperiamo. Prima di tutto, perché non ho mai fatto nulla di quello che ho scritto. Secondo, perché dopo l’estate arriverà ovviamente l’autunno, poi l’inverno, poi il freddo lascerà posto alla primavera, ai primi tepori e di nuovo all’estate, in modo tale che nel grande ciclo della natura… vabbè, avete capito. Terzo, perché tanto io me ne vado al mare. E, lasciatemelo dire, alla faccia vostra che tornate a lavorare. Muhahahahaha!!!

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Depressione agostana

01 domenica Ago 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita, Telegraficamente

≈ 6 commenti

Tag

agosto, corti, depressione, Heidi, pensieri, vacanze, vita

Siamo già ad Agosto. Le vacanze mi stanno facendo ciao come le caprette di Heidi.  

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