Magicamente, voi leggete questo mentre io solco i cieli europei. In carrozza.
Grüß Gott
05 mercoledì Set 2012
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in05 mercoledì Set 2012
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in11 domenica Set 2011
Tag
anno scolastico 2011/2012, back to school, cimici, Concorde, cose che odio, Eric Clapton, fobie, incubo, insetti, Rasputin, scuola, Settembre, Voldemort
Dunque, tutto parte quando, nel buio, mi viene incontro la preside incappucciata come il massone di Guzzanti, che con voce cadaverica annuncia: “Quest’anno solo ore di matematica e palestra. Tutto il resto è bandito. E ci saranno verifiche ogni giorno! Muahahaha!!!”. A quel punto compare un immenso insetto che neanche Gregor Samsa, e intriso di cattiveria in ogni zampetta comicia a gridare tipo i venditori di pentole dei canali televisivi privati e sfigatissimi. Corsa, stretching, atletica leggera (che leggera lo è solo di nome). L’ho detto che l’insetto è a grandezza umana, e che mi insegna educazione fisica? Comunque, poi li voglio vedere i miei ad andare al colloquio con un tipo così.
Non è finita. Escono cloni della Ferracne dalle pareti. E io corro, corro, annaspo nell’aria perché intanto il coleottero continua a minacciarmi, e i minihamburger delle fèscion bloggherz (che nel frattempo sono arrivati pure loro) cominciano a ripetere formule, numeri, esercizi. Tirano fuori delle braccine fatte di bacon e mi iniziano a sbattere il Bergamini – Trifone di matematica in testa mentre io son lì che cerco di saltare il volteggio. Sento un improvviso peso alla schiena, e mi accorgo che tutto d’un tratto ho uno zaino stracolmo sulle spalle, il che mi rende molto più difficile la performance da atleta consumata. Ma non faccio in tempo nemmeno a gridare “Laaaaylaaaa!” per invocare l’aiuto di Eric Clapton, che dallo zaino esce Alfano. Sì, proprio quell‘ Alfano. Mi confida che il suo padrone rimarrà al governo altri ventordicimila anni perché ha fatto un patto col figlio di Rasputin e di Voldemort (cioè, avrei dovuto dire voi-sapete-chi. Comunque, nel senso che uno è il padre e uno la madre. Decidete voi come assegnare i ruoli). E poi prende a interrogarmi…
Come si risolvono le disequazioni? Trovami il fuoco della parabola. Le proprietà dell’addizione. Calcola la traiettoria del tuffo Fosbury. Se Pierino ha trenta mele, ma poi Guglielmo Tell ne prende la radice cubica di sette per giocare con suo figlio, il quale muore dopo mezz’ora perché la freccia ha compiuto una linea curva da riportare sul piano cartesiano le cui coordinate sono il numero delle leggi ad personam moltiplicate per le note del Requiem di Mozart, quanti peli aveva il cavallo di Vittorio Emanuele nella criniera? E’ più dolce lo zucchero o più veloce il treno?
A quel punto mi desto dall’incubo.
E capisco.
Capisco che il problema è uno e uno solo: il grande rientro a scuola. Si accettano suggerimenti per la migliore riuscita di un seppuku.
P.S. So che ne ho già parlato l’anno scorso, ma ogni settembre ve lo ripeterò… l’insetto è il Male. La cimice il Male Supremo. Non ascoltate chi vi dice che sono loro ad aver paura perché noi siamo grandi e grossi…balle! Farebbero schifo anche ad un gigantesco elefante. Spiegatemi a cosa servono! Hanno un aspetto orrido e quando volano fanno più casotto di un Concorde. Ribellatevi alla dittatura cimicesca, perché io ho già il terrore di aprire le finestre.
12 domenica Set 2010
Tag
borghi medievali, Impressioni di Settembre, Italy, mare, PFM, Premiata forneria Marconi, ritorno a scuola, scuola, Settembre, settembre 2010, Travel and Tourism, vacanze
Mentre peregrinavo per spiagge, romantici castelli danteschi, borghi medievali sul mare, in Italia succedeva il finimondo. Su tutti i fronti. Avrei avuto milioni e milioni di cose da scrivere. Così tanto da postare in così poco tempo.
Comunque: dopo la settimana appena trascorsa, posso definitivamente dire addio alle vacanze, non c’è santo che tenga. Bisogna bere l’amaro calice. Dopo il periodo di riposo, sono giunta ad alcune conclusioni su diversi aspetti dell’esistenza. Ovvero:
1. Sono l’unico essere nell’intero sistema solare che, se si mette a prendere un po’ di sole, diventa più bianco. Non so, probabilmente la mia melanina è in sciopero per un qualche contratto svantaggioso che ha dovuto firmare 15 anni fa. Intanto io il segno del costume ce l’ho al contrario: bianco dove avevo la pelle scoperta, più scuretto nelle parti coperte. E’ qualcosa di inquietante, se ci riflettete su. Peggio di avere la pelle a chiazze, inoltre nessuno si accorge che sei stato via… lo so, sono ben altre le cose importanti, però almeno si torna a casa con quel bel colorito sano. Magari, prima di tornare alla vita sociale, mi faccio un bel bagno caldo con litri di Lapsang Souchong. O col mallo di noce, come suggeriva la Littizetto. Sembrerò una vacca pezzata, ma mi copirò strategicamente.
2. Ta – ta – ta – taaaaaaaaaaan! Ricomincia anche quest’anno, immancabile, insostituibile, puntualissima (ehm, forse quest’anno no, dati i colpi di genio dell’ Enterogelmina)… la gravidanza + travaglio definita comunemente squola!!! In dotazione per tutti voi lettori, sarà recapitato tramite schermo del computer un esclusivissimo kit per harakiri (ovviamente monouso), in modo da tenermi compagnia durante questa sacra e divertente pratica beneaugurale. Suvvia, siate solidali! Sappiate che, allo scoccare dell’ora X, non suonerà una campanella d’istituto bensì la campanella di un ring. Mi sto preparando come una delle Totally Spies prima della missione: manca solo il rossetto – laser da mettere nell’astuccio. Non si sa mai. Questo piccolo hobby, ovvero le cinque – sei ore che passo a squola, avrà un doppio effetto sull’andamento del blog. Ecco, ve lo spiego brevemente, mentre voi avrete l’accortezza di immaginarmi con camice, occhialini da secchiona, lavagna e bacchettina in mano. Primo: il tempo da passare davanti al computer, frantumandomi le falangi mentre ticchetto le cavolate che leggete, diminuirà drasticamente. E’ così. La verità mi fa male lo so. Del resto, l’attesa aumenta il desiderio. Secondo: se potrò scrivere meno, avrò però più materiale. (Hey, ho messo tre parole con l’accento in fila! Ho battuto qualche record? No? Uffa.) Magari vi interesserà qualche cronaca scolastica vista coi miei occhi. Non c’è da annoiarsi.
3. La musica ha un effetto terapeutico. Per me in modo particolare.