• Blogroll
  • Foglietto illustrativo
  • Disclaimer & Headers

Vita In Pillole

~ Tipico blog di un'adolescente atipica

Vita In Pillole

Archivi tag: ragazzi

Nel magico mondo di Picchia Picchiarella

10 sabato Lug 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ Lascia un commento

Tag

adolescenza, amici, picchio, presa in giro, ragazzi, vestiti, zoo personale

Dato il discreto successo del tour nel mio zoo personale, che comprende Salamandre, Okapi, Lepri, e altre strane creature, oggi mi accingo a presentarvi un nuovo esemplare: la cosiddetta Picchia Picchiarella. Ovviamente anche qui ritroviamo una certa rassomiglianza con l’animale in questione.

La Picchia Picchiarella la vedo poco, giusto il tempo per fracassarmi le palle che non ho. Lei ovviamente ha già trovato il suo Woody Woodpecker, uno sfigato tale quale a lei, con cui di certo si sposerà, avrà due figli (un maschio e una femmina, ovvio), comprerà un cagnolino, vivrà in una villetta con giradino e cucinerà torte di mele.

La amano tutti. Tutti. Girando per i corridoi distribuisce baci, abbracci e saluti nell’aere come un candidato alle elezioni comunali. Mi aspetto sempre di vedere un paio di umpa-lumpa sbucare dal nulla e stenderle un tappeto rosso davanti, non prima di averle lanciato addosso una delicata pioggia di petali di rosa. Non è che sia particolarmente bella – è nella norma, senza alcunché di speciale che attiri l’attenzione. Eppure, lei conosce tutta la scuola e tutta la scuola conosce lei. Sarebbe una perfetta ragazza immagine per il Billionaire.

Viene a scuola agghindata come se dovesse ricevere dieci Oscar®  e trendadue Golden Globe® direttamente dalle mani di Vittorio de Sica e Anna Magnani. Vi faccio tutta la sequela perché merita. Si comincia dai capelli, preventivamente trattati con estratti di corallo del Taitù, succo di frutto della passione e cristallo di Rocca in frantumi; la folta chioma deve ovviamente essere piastrata, per renderla più piatta del suo seno (e ce ne vuole), utilizzando un ferro da stiro ricoperto di diamanti e oro bianco – operazione questa che richiede una sveglia mattutina in contemporanea con gli scarriolanti, quindi verso le 2 – 3 circa di mattina: giusto per arrivare a scuola belle riposate. Naturalmente non possono mancare i gioielli. Orecchini delle dimensioni di lampadari, che fanno tranquillamente concorrenza a quelli dei faraoni. Collane tempestate di angurie in Svarowsky. Bracciali che sembrano pneumatici. Badate bene: i suddetti preziosi non li indossa uno per volta, bensì tutti insieme appassionatamente.

Poi, si passa al reparto profumi. E qui, bando alla parsimonia. Cisterne e cisterne di zucchero a velo, cioccolato, sandalo e violetta, ylang-ylang, muschio di tutti i colori, mora, patchouli… altro che le due gocce di Chanel n.5 come Marilyn. Se ti passa di fianco, pare di sentire tutte le pasticcerie e i boschi di conifere esistenti sul globo. Va bene, le essenze sono costate novanta euro al millilitro perché hanno dei nomi stampati sopra ai boccettini. Ma valle a spiegare che un profumo, per quanto firmato, se ne metti troppo diventa eau de pied sporc.

Passiamo oltre, ai vestiti. Qui c’è da scatenarsi. Sembra un misto fra Il Diavolo veste Prada e Le ragazze del Coyote Ugly, però quando servono al bancone. E dire che i suoi vestiti, presi singolarmente, sarebbero anche carini. Il problema è che le vengono male gli abbinamenti. Robe tipo “pezzo di sotto Lady Gaga in concerto e pezzo di sopra suora francescana”, oppure tuta ultraderente alla “donna invisibile” dei Fantastici 4 con annessi sciarpina, cinturona + chaps stile Aguilera prima maniera e stivaloni da Spaghetti Western. In palestra, invece, adotta senza riserve lo stile Flashdance anni ’80: scaldamuscoli e body coordinati, per intenderci, uniti ovviamente da un accecante color fluo/evidenziatore Stabilo. Il che può essere conveniente se il prof di educazione fisica è un maschio.

Un giorno mi aspetto di vederla arrivare vestita come una delle Chicas del Can, intonando El Negro No Puede. Di certo tutti impazzirebbero, e le chiederebbero l’autografo. Tanto lei ci sa fare, è un’amicona, ha una battuta carina per ogni occasione che fa sempre ridere. Un mostro di simpatia. Mai un cedimento. Pura e vergine come la lana. Con i gentori ha un rapporto bellissimo, condito da qualche normalissima scaramuccia dell’età. Non beve, non fuma, non bestemmia, non si arrabbia (al massimo versa qualche dolce lacrima, assumendo una posa virginalmente vittoriana), lei e il suo ragazzo (Woody Woodpecker) sono  la coppia del secolo. Insomma, una vita linda ed irreprensibile. Commuove persino gli adulti maturi con cotanto candore alla Lucia Mondella.

Candore e purezza che si prendono un po’ di pausa ogni sabato sera. Sapete, si stancano anche loro, poverini.

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Tragitti pensierosi

31 lunedì Mag 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ 4 commenti

Tag

adolescenza, amici, pensieri, presa in giro, ragazzi

Vede la fine in metropolitana,
nella puttana che le si siede a fianco
Nel tizio stanco
Nella sua borsa di Dior
Legge la Fine nei saccchi dei cinesi
Nei giorni spesi al centro commerciale
Nel sesso orale, nel suo non eccitarla più
Vede la Fine in me che vendo dischi
in questo modo orrendo
Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà

(Baustelle – Il Liberismo Ha I Giorni Contati)

“Il fatto di non sapere cosa riserva il futuro a volte mi spaventa, a volte mi dà sollievo.

Sempre che il futuro sia già scritto, o forse ce lo costruiamo noi. Ma se fosse già tutto deciso non avrebbe senso rompersi le scatole tutti i giorni, dal mettere giù il primo piede dal letto all’andare a scuola…”

Questo è il genere di pensieri che mi assale mentre vengo sballottata in giro col pullman. Ogni maledetto giorno devo svegliarmi un’era geologica prima e arrivare a casa un’eternità dopo, tutto ciò per prendere l’impolveratissima corriera (300 euro circa di abbonamento per provare l’ebbrezza di picchiare con la mano su un sedile e vedere levarsi una nuvola di sporcizia che neanche i lacrimogeni allo stadio).

Almeno il palloso tragitto ha una qualche utilità: mi stimola i ragionamenti.

Penso un po’ a tutto, a volte mi perdo in discorsi mentali come quello citato sopra, per poi aggrovigliare la mia mente come un gomitolo ancora piccolo e dover sbrogliare la matassa informe appena arrivo alla mia fermata.

A forza di ammazzare il tempo così, l’unica conclusione a cui giungo è che penso troppo. La testa potrebbe scoppiarmi da un momento all’altro.

Quando me ne rendo conto mi metto a fare cose meno pericolose e più divertenti, ovviamente evitando di parlare con le persone che conosco (praticamente tutto il pullman), perché se parli con uno stupido ti abbassi al suo livello e poi quello ti batte per esperienza.

Se non posso parlare con certa gente, mi limito ad osservarla. Mi pare di essere una specie di telecamera a doppio obbiettivo.

Alla mia destra, Okapia che sfavilla in tutta la sua bellezza di specie protetta dal WWF.

Un po’ più avanti, il Matto mi lancia degli sguardi complici a cui rispondo con una scherzosa presa in giro.

Ai soliti sedili prenotati (non so come facciano, probabilmente per occupare i posti lasciano direttamente lì le cartelle dal primo giorno di scuola e non le tolgono fino a Giugno), un gruppo di ragazzi e ragazze della mia età, che oscilla pericolosamente fra le Polly Pocket come aspetto fisico e i Gormiti come intelligenza. Quando parlano dicono così tante stronzate che al confronto Johnny Groove è il rettore della Bocconi. Sputano tanto veleno da poter ammazzare tutti i pidocchi dei giardini di Versailles.

Nel fondo, i ragazzi più grandi, che evidentemente si sentono troppo vecchi e fanno di tutto per sembrare marmocchi di due anni, cresciuti a Playstation e maleducazione.

La cosa più divertente è che tutti questi soggetti non sanno di essere osservati implacabilmente, tanto che potrei scrivere un trattato su ognuno di loro, ma chi sono io del resto per giudicarli?

Forse è per questo che poi mi perdo nei miei pensieri. Se vedete schizzi di cervello vagare per il monitor del computer, sapete di chi è la colpa.

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

La gita nel mio zoo personale continua…

29 sabato Mag 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ 6 commenti

Tag

adoelscenza, amici, presa in giro, ragazzi

Lo diceva anche Indro Montanelli: quando vedi uno in Ferrari, non pensi a come fare per procurarti una Ferrari, ma a come fare per rigargli le portiere.

Applicato alla mia vita quotidiana, potrei affermare che quando vedo una ragazza particolarmente bella non penso a come migliorare il mio aspetto, ma a come sarà quella ragazza ad ottant’anni (potrei anche immaginare di sfregiarle il viso con un cutter, ma non è molto nel mio stile… la vecchiaia è lenta ed inesorabile, fa più male).

Penso si chiami invidia.

Di belle ragazze, belle nel senso che hanno qualcosa di particolare che colpisce, non ne vedo tantissime – ma qui entra in gioco il concetto di bellezza, che secondo me è soggettivo, quindi per la sottoscritta può essere una cosa e per voi un’altra.

La cosa strana è che più una tipa si atteggia a bellezza sfolgorante e più in realtà somiglia a un chewing-gum spiccicato sul parabrezza di una bici.

Di ragazze della categoria “chewing-gum”, invece, ne conosco molte.

Alcune sono proprio fantastiche da osservare, per non dire comiche. Ce n’è una che mi stupisce ogni giorno di più. Per fare onore alla mia mania di dare un soprannome “animalesco” a tutti, questa l’ho chiamata “Leprotta Bisestile”.

La prima volta che l’ho vista non ho capito se fosse una bambina travestita da lepre o una lepre travestita da bambina (probabilmente la seconda ipotesi è quella giusta). Sì, l’ho conosciuta da piccola, e già a quei tempi avevo intuito qualcosa – al posto delle matite, nell’astuccio, aveva i rossetti color naso di pagliaccio rubati a sua madre. Vi garantisco che vedere una cinnetta con le labbra finto-siliconate e sbavate può essere un trauma infantile insuperabile a distanza di anni. La Lepre era sempre un passo avanti: parlavi di Barbie e lei aveva già le Bratz, parlavi di Witch e lei leggeva già le Winx, tu potevi per la prima volta mangiare a casa di un’amica e lei organizzava pigiama party di settimane che avrebbero fatto sfigurare lo Sleepover Club.

Alle medie, nel formicaio da paesino sfigato che fino a poco fa chiamavo “scuola”, era famosa per le schiere di ragazzi che costringeva a mettersi con lei: questo è stato il periodo in cui il suo muso leprino ha cominciato a farsi più evidente, e in cui il suo atteggiamento da “guardatemi sono bella brava famosa stupenda magnifica meravigliosa ineguagliabile” si è reso insopportabile.

E ora? Ora sembra che la Lepre in pochi mesi si sia fatta clonare, producendo tante tipette ammalate di Leprite Bisestile acuta, con gli stessi sintomi rilevati prima, ma applicati all’adolescenza, quindi anche peggio.

E’ proprio vero che le lepri si riproducono come conigli.

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Meglio preoccupati o col muso da Okapi?

15 sabato Mag 2010

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ Lascia un commento

Tag

adolescenza, amici, presa in giro, ragazzi, satira

 

I can’t get to sleep
I think about the implications
Of diving in too deep
And possibly the complications

Especially at night
I worry over situations
I know I’ll be alright
Perhaps it’s just imagination

(Colin Hay – Overkill)

 

My my my it’s a beautiful world
I like swimming in the sea
I like to go out beyond the white breakers
Where a man can still be free (or a woman if you are one)
I like swimming in the sea.

My my my it’s a beautiful world
I like drinking Irish tea
With a little bit of lapsang souchong
I like making my own tea.
(Colin Hay – Beautiful World)

 

Insomma, ero arrivata ad un punto che non reggevo più.

E mi basta un attimo, se ci ripenso, a credere di poterci ricascare subito.

Ecco, sento già una morsa allo stomaco… l’agitazione…

Odio gli attacchi di panico. Specialmente quando sono insensati, quando in teoria non avresti nulla di cui preoccuparti. Va bene, forse qualche motivo c’è.

Chissà perché ho questa tendenza a fasciarmi la testa prima di romperla… la risposta c’è ed è anche troppo semplice: perché sono fatta così.

Dovrei prendere esempio da qualcuno che conosco. Prendiamo Okapia, per esempio. L’ho soprannominata così perché ha una faccia incredibilmente somigliante al muso di un Okapi (se lo venisse a sapere dovrebbe prenderlo come un complimento, dato che gli Okapi sono animali piuttosto carini e in via d’estinzione – cosa c’è di più bello dell’essere protetti dal WWF?).

Okapia non si preoccupa, la vedo pacifica ogni giorno della sua vita.

Non si preoccupa dei voti, della scuola, dei genitori, del fumo, delle compagnie… vive felice e rilassata, con gli occhi bistrati e i capelli rinsecchiti dalle troppe piastre (ma tanto se ne sbatte anche di quelli). Forse in tutto ciò c’è qualche controindicazione, ma si tratta di infimi dettagli, tipo la sigaretta perennemente in bocca, la fine dei rapporti coi genitori, l’aspetto da scopa di saggina, l’intelligenza di una stecca di Mikado…

Vabbè, forse è meglio tenersi gli attacchi di panico.

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Tutti conoscono un matto.

11 martedì Mag 2010

Posted by LadyLindy in L' attualità vista da un'adolescente, Pensieri di sfuggita

≈ Lascia un commento

Tag

amici, ragazzi

“Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa”

(F. De Andrè – Un Matto)

 

Tutti quelli che lo conoscono, almeno una volta nella vita, hanno pensato (intimamente o meno) che fosse uno scemo.

Lo si capisce solo a guardarlo: alto, dinoccolato, col passo da orango che non ha abbastanza spazio, una zazzera di capelli che guai a perdere qualcosa in mezzo a quei ricci altrimenti non la ritrovi più.

Sembra un rovo messo sopra a un lampione ambulante.

Senza contare gli occhi tondi che gli escono fuori dalle orbite, la strana timidezza che non vuole ammettere.

Lo conosco da quando eravamo alti uguali. (Poi, lui ha conquistato le vette più alte dei cieli – “Verso l’infinito e oltre!”- , io sono rimasta una rasoterra, una specie di modellino tascabile.)

L’ho visto incavolarsi e farmi incavolare, gioire, piangere, essere preso in giro e confidarsi con me sulle sue paranoie, sul fatto che si sente incompreso e non riesce ad attaccare bottone con nessuna, nemmeno con quella sventolona dell’altra classe, ché quellalìnonmiguarderàmai. A volte mi sta tanto sulle scatole che lo prenderei a schiaffoni, poi ha l’incredibile capacità di dire la cosa giusta al momento giusto (però avviene raramente), di farmi ridere proprio quando sono più giù. La verità è che continuo a sopportarlo solo perché è una delle pochissime persone con cui posso permettermi di essere me stessa.

E mi fanno arrabbiare tutti quelli che si permettono di giudicarlo senza sapere perché è un “po’ strano”.

Certo, a volte lo penso anche io, ma almeno lo conosco quasi più di me e glielo dico scherzando, bonariamente… per poi meritarmi la sua risposta stronzissima.

E’ un matto di cui nessuno conosce la chiave per decifrarlo (nemmeno lui).

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

informazione sui cookie

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere la sezione Cookie Policy nel menu, oppure leggere la Privacy Policy di Automattic. Privacy policy QUI

Pillole di cinguettii

  • Back in the sky and leaving Papua New Guinea .. will tweet when flying over Howland Island ✈️💛 4 years ago
  • India ➡️ Burma ➡️ Thailand ➡️ Singapore ➡️Indonesia Busy bee ... decided to take a 3 days off 4 years ago
  • Pilot, so proud Circumnavigation I go Loving my life now https://t.co/M59au4bm00 4 years ago
Follow @LadyLindy_

Inserendo qui sotto la tua e-mail, la tua anima verrà risucchiata e ti arriveranno triliardi di notifiche quando scrivo un post. Entra anche tu nelle anime perdute degli impillolati!

Unisciti ad altri 819 follower

Read the Printed Word!

Puoi leggermi anche qui:

Clamm Magazine

Member of The Internet Defense League

Saint-Just scatena il Terrore contro i troll!

Archivi

Quanti impillolati?

  • 167.092 dal 9 Maggio 2010

Gli impillolati on air

Data Rivoluzionaria

Pillole Networks

Follow on Bloglovin Follow Me on Pinterest

Pillole di lettura

aNobii
Visit my shelf
Licenza Creative Commons
Vita In Pillole by LadyLindy is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License. Protected by Copyscape Plagiarism Check
Il blog Vita in Pillole utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando comunque in Vita in Pillole acconsenti al loro uso. Clicca su esci se non sei interessato.INFORMATIVAESCI

Blog su WordPress.com.

  • Segui Siti che segui
    • Vita In Pillole
    • Segui assieme ad altri 819 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Vita In Pillole
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: