• Blogroll
  • Foglietto illustrativo
  • Disclaimer & Headers

Vita In Pillole

~ Tipico blog di un'adolescente atipica

Vita In Pillole

Archivi tag: patente

Le boccette odorose e i sogni di gloria su quattro ruote

16 sabato Mar 2013

Posted by LadyLindy in Pensieri di sfuggita

≈ 32 commenti

Tag

fiori, Firenze, Hippie, hippie van, Italy, l'erbolario, lavoro, patente, profumo, sogni, vita vissuta

Mi sembrava giusto annunciare, con squilli di tromba e strilloni sulla pubblica piazza, che pochi giorni fa ho finalmente preso la patente. No, lo dico soltanto perché ormai tutto il mondo è stressato dalle mie comunicazioni in materia. Ecco alcuni pratici esempi di dialoghi quotidiani:

Persona 1: Ciao, come va?

Io: HO PRESO LA PATENTE!!!1!!1!!

Persona 2: Allora, cosa ne pensi dell’inizio di questa legislatura?

Io: Beh…

Persona 2: …

Io: HO PRESO LA PATENTE!!!1!!1!!

Persona 3: Aiuto! Ho un attacco di cuore! Sto morendo, portatemi all’ospedale!

Io: HO PRESO LA PATENTE!!!1!!1!!

Ma passiamo a cose serie. La patente, come sappiamo, non è un fine, ma un mezzo per coronare quello che sarà l’obiettivo più importante della mia vita: comprare un hippie van.

Prima di intrecciare collane di margheritine, darmi alle canne selvagge e intraprendere un road trip molto alla Kerouac, però, volevo aprire con i miei amati lettori un interessante dibattito. L’idea mi è venuta pensando alla primavera imminente, che invaderà le nostre stradine di boccioli e petali svolazzanti. Tutta questa natura ci porterà sicuramente diversi profumini. Ecco, sappiate che io ho la radicata convinzione che l’olfatto sia il mio senso più sviluppato. Posso escludere categoricamente la vista, dato che sono miope come le tattiche politiche del PD negli ultimi 10 anni – ormai dovrò mettere gli occhiali  anche per controllarmi lo smalto sulle unghie delle mani: la cosa è paradossale, in quanto l’osservazione è una delle mie attività preferite – e l’udito, per quanto sia abbastanza fine, non regge il confronto col magico potere del mio nasino.

Io ho un grande rispetto per il mio naso. Ha una forma accettabile, e mi stupisco della quantità di informazioni che riesce a captare, nonostante le sue dimensioni tutto sommato non sorprendenti. A volte fa delle vere prodezze: quando salgo le scale per entrare in casa, e qualcuno sta cucinando (di solito non io, chi ha letto le mie avventure culinarie QUI e QUI sa perché), riesco a riconoscere da svariate miglia di distanza ogni singolo ingrediente utilizzato.

Se non proprio ogni singolo ingrediente, la maggior parte. Molti. Un buon numero.

Insomma, ho un naso eccezionale, e guai a voi se sollevate obiezioni.

Volete altre riprove? Eccole: mi rendo conto subito se qualcuno ha cambiato profumo. Ed ecco che ci inoltriamo nel punto focale del discorso (vi siete accorti di come vi ho fatti arrivare, piano piano, dove volevo io? Che geniale stratega della scrittura che sono! Ve ne renderete conto, appena mi arriverà a casina il Nobel per la Letteratura). I profumi sono la mia gioia e il mio cruccio. Sono il centro di gravità permanente di cui parla il nostro Battiato. Per un certo periodo ho addirittura accarezzato l’idea di diventare maestro profumiere (come questo signore qui!), avere per cliente qualche celebrità del cinema d’essai, comprarmi una duecentesca casa diroccata a Firenze e sistemarmi a vita. O tuttalpiù lavorare per qualche importante e lussuosa maison di bellezza.

Mettetevi nei panni di un naso infaticabile come il mio. Capirete anche voi quanto possa essere impegnativo entrare in uno di quei carinissimi negozi di profumi / cosmetici / saponette / aromi da armadio etc.; ad esempio, uno dei posti in cui mi piace di più rifugiarmi è un delizioso buchetto che vende prodotti de L’ Erbolario. (Ciao, amico lettore che vendi prodotti L’ Erbolario!) Le fragranze sono così tante, lo spazio così poco e le mie narici tanto allenate da riuscire a catturare miliardi di note olfattive differenti, quindi il cervello si ritrova bombardato di informazioni – per lo più inutili – causandomi un bel mal di testa, come se già non ne avessi abbastanza da me.

I profumi che indosso più volentieri, e che mi piacciono veramente sia in estate che in inverno, sono quelli a leggera tendenza speziata. Lo so, voi non lo direste mai, perché a primo impatto sembro una tipa da margheritine, rosa candida & giglio di campo. Invece, attualmente, la mia combinazione preferita è così composta:

Per l’inverno. Note di testa: caramello, assoluta di rum; nota di cuore: fiori di sambuco, polvere di cacao; nota di fondo: assoluta di benzoino del Siam, assoluta di vaniglia.

Per L’estate. Note di testa: limone, limetta, alghe rosse; nota di cuore: fiore di ninfea blu, rosa bianca, lillà, violetta; nota di fondo: muschiato (muschi bianchi), bacche di vaniglia.

Bene, avete preso nota? E ora, per concludere questa minestrona odorosa, vi regalo questa saggia comunicazione: la cosa più affascinante, secondo me, è il ricordo che un determinato profumo ti scatena dal momento stesso in cui lo senti. Probabilmente la fragranza è, quasi proustianamente, uno dei veicoli più veloci ed efficaci che possiamo scovare per le nostre memorie.

Se siete commossi, soprattutto per quel “proustianamente” infilato a tradimento, vi presto un fazzoletto (profumato).

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

La seconda parte delle mie avventure sulla PilloleMobile.

23 lunedì Lug 2012

Posted by LadyLindy in Colonna sonora, Pensieri di sfuggita

≈ 36 commenti

Tag

anni '60, beirut, bow wow wow, guida, i want candy, it's cold outside, lana del rey, Le avventure sulla PilloleMobile: facciamo tutto for the LULZ, macchina, nantes, national anthem, patente, rock psichedelico, the choir

Bene. Dato che questo blog ha ormai preso definitivamente una deriva frivolissima (che dite, mi metto a fare la fescionblogghe pure io?), non vedo cosa mi impedisca di continuare su questa linea, più consona alla deliziosa coglionaggine adolescenziale – per fare la trentenne metafisica avrò tempo finché vorrò (quest’ ultima frase mi ricorda molto quel militare che diceva “Dormire? Avrete tempo quando sarete morti!”).

Saprete, se non altro perché vi sto ammorbando fino allo sfinimento coi miei potenti mezzi tecnologici, che la sottoscritta sta faticando assiduamente per guadagnarsi la patente. E con “faticando assiduamente” intendo, ovviamente, creare la compilation agile e tranquilla da ascoltare a palla come una tamarra quando sarò agile e tranquilla alla guida del bolide. Mi sono impegnata tantissimo, e in un lampo di inconsueta magnanimità ho deciso di condividere con voi una parte dei frutti del mio duro lavoro. Perché poche canzoni sono così adatte alla guida spensierata come quelle che vado ad elencarvi. (Passate il cursorino sulle immagini, non lo ripeterò mai abbastanza)

Ma non è finita. Cosa sarebbe un buon CD per la macchina, senza un figherrimo nome per la macchina stessa? Provvisoriamente ho deciso di indicarla, in onore dei miei lettori, con il nome di PilloleMobile. Ma mi serve qualcosa di più corto, amichevole, quotidiano, da poter usare scorrevolmente nelle imprecazioni, che stia bene dopo una frase tipo “Oh, oggi mi metto proprio a guidare xxx, quella buona, vecchia carretta!”. Mi affido con tutto il cuore a voi, perché possiate aiutarmi in questo difficile compito.

Intanto, una volta completato un abbozzo di questi due immani compiti, mi sono presentata davanti a mio padre dicendo che ero a buon punto, avevo la musica e un nome provvisorio per la vettura – omettendo qualsiasi lieve accenno a studio, manuali, segnali stradali (anzi: pitture rupestri) e robe del genere. Il degno genitore ha alzato un sopracciglio, mi ha guardato come il maestro Shifu guarda il panda Po all’inizio dell’addestramento, e ha deciso che bisognava mettermi al volante. Ora arriverà il resoconto che vi ripagherà finalmente di anni e anni passati a leggere i miei post. Ora sì che potrete farvi un’esatta idea della schizzoide della quale leggete i blaterablatera sul vu vu vu. Preparate i popcorn al formaggio, stendete il tappetino, mettetevi comodi  e godetevi una puntata di: “Le avventure sulla PilloleMobile: facciamo tutto for the LULZ“.

[Sappiate che con questo sacrificio, fatto per amor vostro e di cronaca, diventerò definitivamente lo zimbello dell’universo internettaro. Se mai avrò dei figli, impedite loro di leggere quanto vado a descrivervi.]

Area desolata, dove NESSUNO potrebbe mai rischiare la sua incolumità, e soprattutto percularmi. Sono tesa come un cavo della luce teso. Mio padre comincia a spiegare tutta la parte meccanica della macchina, perché ha aspettato 18 anni per poter finalmente farlo: lo scopo della sua vita è raggiunto, è come un ricercatore che da 18 anni aspetta di poter declamare il discorso d’accettazione per il Nobel in chimica. Fra termini specialistici vari, ho la ricettività e l’intelligenza vitale di un paguro bernardo spappolato dal becco di un gabbiano.

Ecco che cominciamo con la parte pratica. Cintura. Frizione. “Spingi il pedale fino in fondo”. Tutto bene. Guarda come filo liscia. Posso fare il casting per Fast and Furious. Metto il cambio dal folle ad una dignitosa prima. Da qualche parte bisogna iniziare. Sono potente, magari facciamo il remake di Caccia al ladro con le sfrecciate di Grace Kelly per i tornanti di Monaco. Non c’ho mica paura io. Peccato che abitiamo in pianura, mi mancano i tornanti, rendono tutto più emozionante, potevamo fare la prima guida in un’autostrada panoramica, non c’ho mica l’ansia io. “Adesso premi il gas”. Certo. Come no. Ecco che premo fino in fondo il…

WHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM.

Porc.

Porca.

Porca di quella.

“Ehr… lo sai che mi stavi per far saltare i pistoni?” (Mio padre dixit)

Ah. Ecco. Ecco cos’era quel rumore da ciclope risvegliatosi dopo aver ricevuto un palo nell’occhio. I pistoni. Vabbè, fa niente, magari la prossima volta ditemelo che il pedale del gas è abbastanza suscettibile. Lo posso capire, anche io ho i miei momenti di rabbia a volte, basta che ci mettiamo d’accordo, perché in questo momento sta passando per la via presunta deserta un’allegra famigliola con tanto di passeggino e bimbetto puffettoso. Mentre io traccio tranquillamente una traiettoria a zigzag lungo la strada.

“Andatevene!” “Salvatevi la vita!” “Non sapete cosa state facendo!” “Vostro figlio è un bambino innocente!” grido in preda al panico, mentre il mio santo piedino si dirige inconsapevolmente verso il pedale di mezzo, producendo una frenata che salva la pelle a ben tre persone contemporaneamente, più la fedina penale mia e del mio maestro Shifu. Mi sento Giovanna d’Arco e Florence Nightingale messe assieme: soldatessa del motore e salvatrice di vite.

Ed è così che ci troviamo, provati dall’esperienza, dentro un’automobile frenata in mezzo alla strada. Proprio nel momento in cui mio padre, riflettendo sull’obiettivo a cui ha dedicato la sua preparazione durante la mia infanzia, butta l’occhio sul freno a mano. Tirato. Dall’inizio della guida.

“Figlia mia, non so come dirtelo, ma… mi sono dimenticato di togliere il freno a mano prima di iniziare.”

Da questo ho capito un’importante lezione: il gas funziona sempre troppo, il freno a mano troppo poco.

TRUE STORY.

THE END.

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Girl, you’ll be a woman soon – si salvi chi può!

11 mercoledì Lug 2012

Posted by LadyLindy in L' attualità vista da un'adolescente, Pensieri di sfuggita

≈ 33 commenti

Tag

adolescenza, colonna sonora, macchina, patente, pittura rupestre, quiz, scuola giuda, sondaggio, urge overkill, vacanze, viaggio, vita

Colonna sonora: Urge Overkill – Girl, you’ll be a woman soon

Il momento è arrivato.

Ironicamente mi tocca crescere, ma non in altezza. Quindi, mentre voi vi godete l’estate immersi nella brezza marina o fra le marmotte Milka della montagna, qui c’è qualcuno che deve strisciare fino ad un’ aula grigia (anche dopo la fine della scuola, pensate!), mettersi sotto ad un ventilatore che fa sgnic sgnac sput crii ad ogni giro, in modo da non svenire a causa dell’alito bollente della terra, e fissare un sacco di cartelli multicolori senza apparente significato.

Sì, se il cielo vorrà potrò finalmente inquinare questo sporco mondo con i fumi di scarico derivanti dalla mia guida. Ma prima di poter giocare a Fast and Furious con le lumachine, c’è ovviamente il tranello – devo farmi il corso e l’esamino. Per non parlare delle guide vere e proprie (quando inizierò avrò cura di avvisarvi con tutti i mezzi che possiedo, in modo da salvaguardare la vostra incolumità). Un problema alla volta: le domandine del quiz. Io ne ho viste un paio, e sono più o meno così: “Non è vero che non è proibito non sostare nell’area di emergenza che non serve soltanto per gli autoveicoli in panne” -> Vero o Falso? Eh, fai un po’ tu guarda.

Quanto alle lezioni, il mio primo impatto è stato leggermente traumatico dal punto di vista generale, mortale dal punto di vista dell’autostima. Apro un opuscoletto con all’incirca 500 segnali stradali, di cui lungo le strade ne avrò visti 70 dato che vado in giro molto – c’è persino la silhouette di uno strano animale somigliante al lama, indi per cui l’ho soprannominata “Attenzione: pericolo sputi” – e subito penso: accidenti, hanno ricopiato ben bene tutte le pareti delle grotte di Lascaux.

Poi il tizio comincia a fare domande a tappeto, tipo “ammazza la talpa”. Mostra un cartello che mi convince sempre di più: è pittura rupestre. Indica un povero condannato, “Tu” – dice – “Questo che cos’è?”. E io, impanicatissima, mi affanno a cercare una risposta, non si sa mai che poi passi a me. Magari vuol dire che c’è un buco un po’ grosso e ci vai a finire dentro. Intanto l’altro, sicuro come un avvocato che ha pagato il giudice, attacca: “Questo è chiaramente, senza dubbio alcuno, una segnalazione di strada deformata,  rivolto agli automezzi con rimorchio che pesano più di 3,5 tonnellate e di conseguenza devono mantenere dei limiti di velocità maggiori, che differiscono già dal canto loro fra strade urbane di scorrimento, di quartiere, extraurbane primarie e secondarie”.

A quel punto comincio a chiedere in giro se qualcuno ha da prestare un farmaco oppiaceo, o in alternativa se ci sia bisogno di una prescrizione per averlo in farmacia. Faccio appena in tempo a pormi la questione, che l’interrogazione comincia a vertere sugli incroci e i diritti di precedenza. C’è un incrocio a forma di stella, ma non stella normale, è come i fermagli per capelli di Sissi. E su ogni punta c’è una macchina. Cioè, è una cosa umanamente impossibile che otto macchine si trovino incastrate su un incrocio che nemmeno a Los Angeles, eppure nel quiz lo mettono. E allora la domanda: chi passa per primo? Io dico, fate passare le signore per galanteria, così vi parate il sedere dalle accuse di maschilismo, no?

Ma ora basta parlare di noiosi doveri, è giunto il momento di richiedere attivamente il vostro contributo, e voi me lo darete consapevoli del fatto che questo blog è a vocazione dittatoriale collaborativa, e quindi la vostra opinione sarà opportunamente ignorata perché faccio quello che mi pare presa in considerazione. Se la sottoscritta avesse in programma un viaggio, voi cosa consigliereste?

Rispondete numerosi e accondiscendenti!

Rendimi ricca e famosa. Condividi!

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

informazione sui cookie

Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere la sezione Cookie Policy nel menu, oppure leggere la Privacy Policy di Automattic. Privacy policy QUI

Pillole di cinguettii

  • Back in the sky and leaving Papua New Guinea .. will tweet when flying over Howland Island ✈️💛 4 years ago
  • India ➡️ Burma ➡️ Thailand ➡️ Singapore ➡️Indonesia Busy bee ... decided to take a 3 days off 4 years ago
  • Pilot, so proud Circumnavigation I go Loving my life now https://t.co/M59au4bm00 4 years ago
Follow @LadyLindy_

Inserendo qui sotto la tua e-mail, la tua anima verrà risucchiata e ti arriveranno triliardi di notifiche quando scrivo un post. Entra anche tu nelle anime perdute degli impillolati!

Unisciti ad altri 819 follower

Read the Printed Word!

Puoi leggermi anche qui:

Clamm Magazine

Member of The Internet Defense League

Saint-Just scatena il Terrore contro i troll!

Archivi

Quanti impillolati?

  • 167.086 dal 9 Maggio 2010

Gli impillolati on air

Data Rivoluzionaria

Pillole Networks

Follow on Bloglovin Follow Me on Pinterest

Pillole di lettura

aNobii
Visit my shelf
Licenza Creative Commons
Vita In Pillole by LadyLindy is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License. Protected by Copyscape Plagiarism Check
Il blog Vita in Pillole utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando comunque in Vita in Pillole acconsenti al loro uso. Clicca su esci se non sei interessato.INFORMATIVAESCI

Blog su WordPress.com.

  • Segui Siti che segui
    • Vita In Pillole
    • Segui assieme ad altri 819 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Vita In Pillole
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: