I casi sono due: o non trovo più molto da dire, e allora lo faccio benissimo, o c’è così tanto da dire che la mole mi mette stanchezza al solo pensiero.
O forse è solo il caldo.
Fatto sta che sto mancando molto dal blog, non scrivo più al ritmo di qualche tempo fa per varie ragioni, e forse dovrei farmi qualche domanda. Che sia il caso di abbassare la serranda, totalmente o temporaneamente?
Nel dubbio, vi lascio riflettere con me sulle note di questa:
Carissima,
Un blog non implica un obbligo sociale, o vincoli misurati in termini di produttività. Ci si dedica quando si vuole, si può, non si è in altre faccende troppo affacendati, e non si è troppo stanchi o accaldati per intrecciare trame di pensieri e di idee secondo un filo conduttore logico e ben definito, che non sia rimesso alla sola estemporaneità del caso.
Tu puoi benissimo dedicarti domani a ciò di cui non hai voglia di concentrarti oggi. Perché se c’è una cosa della quale sicuramente non difetti è la voglia di comunicare, di scambio, di confronto…
Non ti mancano le parale, né la volontà di farlo.
Evidentemente, al momento prediligi altre forme di espressione, altri registri stilistici, proprio perché sei un “enfant du monde”. E questo va esplorato, sperimentato, vissuto in tutte le sue varianti e prospettive, per poi magari tornare a fare mente locale dalla finestra di un blog che è un ottimo punto di osservazione e spazio di interazione, ma non certamente l’unico.
a volte ho un po’ paura di prosciugarmi le idee, e non so mai fino a che punto serva mantenersi allenati nelle attività più “artistiche” (scrittura e disegno/illustrazione per citare quelle che faccio io, ma anche le altre) e fino a che punto sia soltanto sforzo fine a se stesso. c’è chi sostiene che l’ispirazione non vada cercata o forzata, ma solo abbracciata quando viene spontaneamente, dunque io ho vissuto qualche mese proprio come un fiume in secca. ma forse negli ultimi giorni ho ritrovato qualcosa, e potrei riprendere in mano la penna (o la tastiera?) e riaffacciarmi alla finestra del blog.
grazie, come sempre,delle tue parole.
Dubito seriamente tu possa incorrare in una sorta di “siccità delle idee” e meno che mai per periodi troppo prolungati.
“Mantenersi allenati nelle attività più artistiche” (che poi sono il cibo dell’anima) serve eccome, poiché non costituisce mai uno sforzo fine a se stesso, ma un arricchimento costante che affina le doti che già si hanno e ne crea di nuove.
Personalmente, non scrivo o faccio mai nulla di “artistico” se non sono più che “ispirato”: se la vena manca, potrei stare per ore davanti ad un foglio bianco e non scrivere una riga. Diversamente, le idee sgorgano come un fiume in piena, e scrivere diventa quasi un lavoro di dettatura per qualcosa già perfettamente delineato nella mente.
Sono certo che al momento opportuno, e senza crucci, potrai presto procedere ad un ricco raccolto: giusto il tempo necessario per far ordine nei pensieri, dar modo alle idee di articolarsi, e sbocciare così in tutta la loro fioritura.
Coraggio continua a scrivere non appendere la penna al chiodo
fra poco ci saranno novità.
Troppe ripetizioni ma come vedi cara anche scrivere commenti se non si è in vena coinviene non farlo.
Comunque non chiudere, non vengo spesso ma lo faccio con piacere.
grazie! è da molto che non ci si sente qui eh? comunque forse forse fra un po’ torno a scribacchiare qualcosa.
Rischio di ripetermi con gli altri ma son periodi, si è più prolifici in alcuni momenti ed in altri meno.
Dipende molto dal momento che stiamo passando, per me ad esempio momenti dell’ anno piatti non producono niente.
Chiuderlo no, ti potrebbe venir la voglia di rileggere.
Non vorrei essere tacciato per … (dallo tu un sostantivo) ma in “Hotel new hampshire” di J. Irving c’ è una figura d’ infante che rispecchia molto la tua (e di molti) realtà, che si riduce a ciò che ha detto un Lui: a 17 anni tutti scrivono delle poesie, poi continuano i poeti e-o i deficienti 🙂
(sarò mica Lilly Berry?)
Spero per te che non lo vedi riduttivo questo accostamento, anche perché la bellezza del somaro (gioventù) ti può far consapevole di quanti muli ti gireranno attorno e, volente o nolente, e spero non dolente, avrai a che fare 🙂
no no, tranquillo, non lo vedo riduttivo 🙂
e mi sa che questa consapevolezza si fa sempre più forte
Fatto sta che … forse dovrei farmi qualche domanda. … ?
c’ è anche che le cianche l’ hai per camminare e il corpo attivo si mantiene fresco, non solo co’ le buiacche cosmetiche o revisioni chirurgiche 😦
non ti fare scrupoli per i ripensamenti, per esempio, ne avrai, poi, quanti non ne vorreste avere, quindi datti da fare così dirai di vita vissuta 🙂
ripensamento: disse un Lui: ho avuto un’ ottima educazione, ma fo molta fatica per farne a meno
Sono totalmente d’accordo con Ellie. O a volte basta un cambiamento: io da quando ho chiuso il vecchio e riaperto il nuovo, con un formato diverso, in cui scrivo anche solo piccole cagate, ho ritrovato una gran voglia di scrivere. Se non lo faccio, è solo perché ho degli impegni, ma la voglia c’è! 🙂
Anche a me capitano periodi dove abbandano il blog. A volte non ho l’ispirazione per scrivere, altre volte avrei troppe cose da dire e non saprei da dove cominciare. Però non ho mai pensato di chiudere il blog, perché so che la voglia prima o poi torna. Magari i lettori diminuiscono, ma poi se ne trovano degli altri, e comunque scrivere fa bene anche e soprattutto per sè stessi 🙂
@ellie e @RagazzaConLaValigia:
eh, in effetti chiudere sarebbe forse una cosa un po’ troppo drastica. Anche perché poi dove mi sfogo tutte queste cosine rosa e pucciose? Dunque forse dovrei un po’ modificare la grafica o cose del genere per riprendere lo stimolo 🙂
Sisi! Di solito per ritrovare lo stimolo mi metto sempre a cambiare la grafica 🙂 Un nuovo template, un nuovo logo (o anche entrambi), mi aiutano sempre! Spero che succeda anche a te!
Io voto nuovo aspetto del tutto! E non sentirti obbligata a scrivere cose precise, svolazza come un’ape di fiore in fiore, di argomento in argomento, di lunghezza in lunghezza, di parola in parola, di foto in foto, di cagata in cagata e chi più ne ha più ne metta.