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Gente.
Sono qui: sono tornata. Anche se in realtà non me ne ero nemmeno andata.
Allora, diciamo che ultimamente ne ho viste così tante da aver proprio bisogno di catarsi. Faccio l’unica cosa che sono in grado di fare quando ci sono tanti problemi: mi preparo il tè e lo sorseggio. Son fatta così, è meglio dell’aspirina, è la panacea. Magari un giorno vi ammorberò per bene con un post tutto dedicato.
Poi magari vi racconterò anche di tutto quello che è successo, e chiederò anche una curiosità ai miei eventuali lettori marchigiani (dai! Non mi dite che non c’è nessuno delle Marche fra noi impillolati!). Anzi no: pongo subito la questione. Quanti accidenti di dialetti/accenti avete nella vostra regione? Perché ho incontrato dei volontari della Protezione Civile Marche (simpaticissimi e in gamba) che parlavano con un misto di toscano e umbro molto chic.
Comunque, ora che sono uscita dal protettissimo bunker del mio pensiero, quel luogo nascosto dal quale mi spreco a giudicare Tutto e Tutti – sperando di non essere da Tutto e Tutti ricambiata – posso dirvi che ho bisogno di rinnovamento e freschezza. Difatti, a meno che non abbiate direttamente letto il post senza guardarvi in giro, in preda alla crisi d’astinenza, avrete di sicuro notato la nuova testata, altrimenti detta La Fighissima Illustrazione Personalizzata Per Me Che Nessuno Può Copiare In Stile Jugend Anni ’20 creata da quella anima eletta di Fed. Ditemi voi se non è una meraviglia: colgo l’occasione per ringraziarla, eleggerla mia illustratrice ufficiale (spero che voglia farmene altre, fra un impegno e l’altro), farle gli auguri per il futuro.
Poi vi presento anche la mia nuovisssssima GROSSA GROSSA PAZZA collaborazione con un sito veramente ben fatto e ben pensato, noto come Hey Kiddo. Trattasi di un magazine online che si occupa di letteratura, con il target speciale di bambini e adolescenti, ma interesserà sicuramente anche gli adulti. Pensate che mi hanno addirittura dato la possibilità di una rubrica personale, dalla quale, come una specie di balconcino, sbircerò letture, autori e soprattutto scuola, avendo la privilegiatissima posizione di una che a scuola ci va ancora. Le mie opinioni non richieste vi invaderanno quindi con un mezzo in più: che altro si può volere dalla vita? Ah, già, dimenticavo: questo è il mio primo articolo.
Detto ciò, e aggiornati i miei amati concittadini del comune Pillole (VT), vi regalo una canzoncina per risollevarci il morale.
Pingback: Approccio al tipico esemplare di emiliano: il dialetto. | Vita In Pillole
Se fai un excursus dei dialetti dell’ER (ER, Medici in Prima Linea) non dimenticare di nominare le ABISSALI differenze tra bolognese dentro porta e bolognese fuori porta.
cara, io voglio farlo questo excursus. Ma sento di aver bisogno di te in questa folle avventura.
Quando avrò pubblicato, dimmi le tue considerazioni in commento e io updato.
Ciao tesoro :* la tua collaborescion è amazzzzing!
grazzzzzie comunque di solito si scrive amainning che fa più pheeco.
😀
Bellissima la testata! E il tuo articolo su Hey Kiddo è davvero interessante e ben scritto, complimenti!
grazie mille!!
Bene, bene. Argomenti interessanti: una nuova illustratrice a cui faccio i complimenti (e mi chiedo se non le vada di partecipare all’illustrazione di un romanzo) e letteratura per bambini, di cui ogni tanto mi occupo. Il romanzo da illustrare è infatti il secondo di una serie per ragazzi, per il quale attendo revisori oltre che disegnatori.
Chissà che non ti vada di partecipare o coinvolgere qualcuno.
http://sites.google.com/site/carlomenzinger/home-1/home/jacopo-flammer-nella-terra-dei-suricati
Il mio blog come punto d’incontro di gente talentuosa! I MIEI SENTIMENTI NON RISPONDONO!
Comunque girerò subito la tua proposta alla Fed!
M’è venuto il magone!!!!!!Marche mie!!!!!!!!!!! Belle!!!!!!
Sono così emozionato che c’ho voglia de olive ascolane!!!!!!!
paperi si nasce@ mi dispiace deluderti ma in certi ambienti dire che il dialetto fermano, ascolano, sanbenedettese, civitanovese, anconetano, sanseverinese o de Chiaravalle sò uguali ce le buschi le bottte ^_^ o come si dice in altre zone le pii-i.
Il fatto di non sapere che sono più dialetti non ti mette certo in condizione di conoscerla e di poter dissertare sulla sua bellezza.
Cara Lindy le Marche sono un calderone di accenti e dialetti, basta spostarsi di 20km e già si cambia musica. Le influenze sono diversissime, ed ogni dialetto ha un microcosmo d’influenze.
Dividiamo se possiamo i dialetti come nord, centro e sud, che poi vanno suddivisi a seconda che si trovano nell’entroterra o sulla costa.
Questa suddivisione è ovviamente grossolana ma permette di capire come mai sia così diversa.
Nella zona sud vicino alla costa si sente l’influenza degli Abruzzi, tanto è vero che le canzoni in dialetto di Ivan Graziani sono comprensibilissime per me.
Diciamo che nell’entroterra si inizia a confondere la b con la v e le parole con gli con una i rinforzara, tipico ad esempio della lingua spagnola:”lu viiardino, lu varre-il bigliardino, il bar”.Come molte parola hanno sicuramente origine da quel Paese.
Andando verso verso sud sentirai un uso sbagliato delle doppie, si mettono in luoghi insospettabili, se dovessi scrivere poliziotto come lo sento mi ci vorrebbero due z e tre t.
Verso la zona dell’anconetano le parole vengono tagliate spesso:”pan(e) cu(con) l’olio pe(r) tutti frà(frà-fratello-compagno)” ed una “C” particolarmente rafforzata, a differenza del sud alcune parole doppie le saltano proprio, come la parola “belo” o “torète(torrete)” .
Nella zona del Pesarese le parole si allacciano le une alle altre, chiuse in “e” ed “i” ed evidente influenza tosco-romagnola.
Per due terzi delle Marche l’articolo più usato è “LU”, plurale “LI”.
Nella zona centro e sud chiara influenza ladina nell’uso della U a sostituire molte vocali.
Poi devi calcolare i modi di dire tipici di ogni zona, che appartengono magari ad ogni paese, addirittura frazione.
In alcune zone una giovane ragazza come te sarebbe una “fantella”, dopo 40 km sei una “vardasscia”o “vardasscetta” che significa appunto sia ragazza che fidanzata,nel fermano(Fermo) addirittura due ragazzi legati sentimentalmente sono la sposa e lu sposu(la sposa de lu fiiu de Carletto- la fidanzata del figlio di Carletto).
Stessa cosa ad esempio per la frase “vieni qui”, alcuni la declinano come “venne otra” altri con “vienne ‘ca”(molto partenopeo).
Un pezzo in pesarese, ti assicuro che non lo capisco……(Pesaro)
Poesia in dialetto di Urbino,(vai allo 0:42 direttamente)
Questo è solo un esempio, però importantissimo, Pesaro-Urbino fanno parte della stessa provincia e distano solo 30 km in linea d’aria e 37 su strada, eppure….
Ti lascio un video molto divertente di alcuni bambini che sono stati protagonisti di un film in civitanovese.Carinissimi.(Civitanova Marche)
Compagnia del saltarello ascolano(Ascoli Piceno).Ascoli è bella, ci stà poco da fa…stì asculà….
Qualcosa di sanbenedettese(San Benedetto del Tronto) Il video è bellissimo, tutte foto d’epoca.
Anche ascoltandole un minuto per ogni dialetto capirai quanto siamo ricchi di lingue e accenti.
Quanto sono belle le Marche….
Cavalier Amaranto, ovviamente la mia voleva soltanto essere una battuta. Io amo i dialetti italiani e le loro sfumature, che tante volte ci danno indicazioni sorprendenti sui secoli di storia della penisola.
Comunque ho letto e ascoltato con interesse il tuo commento, che ha dimostrato ancora una volta che bel Paese è il nostro!
MA GRAZIE!
Che commento articolato e documentato!
Davvero affascinante questo viaggio nelle Marche, sono sorpresa… anche nella mia regione c’è grande differenza, basti pensare al dialetto bolognese rispetto al ferrarese (ti assicuro che quest’ultimo è peggio dell’arabo se non sei della zona. Un po’ come il genovese), per non parlare di tutta la zona romagnola.
Dunque: il pesarese lo capisco meglio, forse perché ci vado più spesso ed è più vicino, perciò ho subito escluso la provenienza.
Il civitanovese è simpaticissimo e anche i bimbi, mi sembra un inflessione più meridionale. Sanbenedettese che mi sa di abruzzese, ma potrei sbagliare, escludo anche questo. In conclusione, direi che i signori venivano da Urbino, dove si parla una lingua alle mie orecchie incomprensibile 🙂
Ancora grazie del tuo formidabile impegno! Mi hai fatto venire un’idea: potrei farvi un excursus sui dialetti dell’E-R!
Figurati Papero mi è venuto fuori l’orgoglio marchisciano! ^_^ Come se dice da me.
Sempre terra papale siamo, e ricordate il detto:”meglio un morto in casa che l’ascolano dietro la porta” semplicemente perché eravamo gli esattori del papa, e far scucire i soldi ai preti in casa loro non era facile…Altro che la tirchieria genovese 😀
Cara LedyLindy la tua disanima dei vari filmati è esatta, per me il pescarese “stretto” resta lingua misteriosa.
P.S. anche modesti…Si dice infatti:”quando Roma era pascoli(per la pastorizia) Ascoli era Ascoli…”
HAHAHAHA Un po’ come “se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari” xD
Ti avrei fatto un excursus praticamente uguale, il marchigiano non esiste, hanno più lingue loro che gli indiani.
Mi dispiace, ma ho dovuto tagliare l’ultima parte del tuo commento…
Allora, in ordine sparso:
1) La testata è veramente bella, e si accorda perfettamente con l’atmosfera che si respira in questo blog. Complimenti a Fed
2) Il dialetto marchigiano molto chic? Ehm… 🙂
3) Ma con quanti cavolo di siti collabori?
1. Il mio blog ha un’atmosfera respirabile? Esattamente quello che volevo! YAAAY! (Pensa se si potessero profumare i blog. Il paradiso)
2. Infatti mi sembrava una lingua contaminatissima, mi sono stupita, volevo saperne di più!
3. Non lo so, sinceramente.
Per la questione delle Marche manderò l’OP a risponderti 😀
Per il resto, mi hai fatto venire in mente che quello del tè potrebbe essere un bell’argomento per questo blog, per CLAMM e pure per il mio blog, attenta ad esplicitare queste idee, qualcuno potrebbe rubarle.. ehm..
No, scherzo 😀
Comunque complimenti anche per l’altra collaborazione, in merito alla quale ho alcune domande, ma ti mando una mail ^^
PS. Che carina la testata, l’ho notata subito ^^
tesora rispondo subito alla mail! Alla quale in realtà ho già risposto, ma vabbè. Se vuoi potremmo fare una sorta di meme del tè, che condividiamo con i blog che ci seguono! AAAH che vulcano di idee che sono.
naturalmente … un tradizionale hight tea in stile fine Ottocento come servito da Babington’s, storica sala da tè di Piazza di Spagna. Bentornata, complimenti per la nuova collaborazione
grazie grazie e ancora grazie!!!
Io per un tè tradizionale ci sono sempre.
Ehi, bentornata! La testata è bellissima.
tutto merito della Fed!!! 🙂