Premettiamo che odio il calcio. Qui da noi è quasi una religione, ma fosse per me le partite si vedrebbero al massimo in tv (dato che gli itagliani – scritto così apposta – non sanno più fare a meno del piccolo schermo), e addio agli stadi. Inoltre non capisco perché dietro a quegli undici ometti che “corrono” dietro un pallone debbano girare fiumi di soldi che nemmeno al Deposito di Zio Paperone. E non venitemi a dire che i calciatori non sono troppo pagati (è assai comico il vedere gente che si indigna per quegli stipendi da Champagne e ostriche, poi in camera sua costruisce il santuario dedicato al bomber del giorno).
I Mondiali mi piacerebbero anche, in teoria, se solo in Italia non servissero anche per ipnotizzare il popolo e nel frattempo approvare qualche disegnino di legge.
Pensate che anche mister Legge Porcellum, ovvero Calderoli, si è preoccupato dei Mondiali a ritmo di waka waka, e infatti ha chiesto sacrifici anche dal mondo calcistico dato il periodo di crisi. Detto da un italiano (anzi, scusate, da un padano) a degli italiani è un po’ come chiedere ad un cane maschio di non alzare la zampa quando fa pipì.
La proposta, in fondo in fondo, poteva sembrare decente… tenendo conto che al Governo possono agire su una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi, stabilente gli incentivi per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, e che fra gli impianti che prendono gli incentivi ci sono molte raffinerie di proprietà di petrolieri che possiedono anche società calcistiche.
Ma in tutto questo ambaradan di dichiarazioni, sparate, uscite o come volete chiamarle, fra le varie frasi di Kalderol è rimasta impressa solo la sua frecciata all’Inter, che da lui è infatti stata definita “una società che vince il titolo senza italiani“, “Non è italiano neppure l’allenatore. Come possiamo considerarla una società italiana?“.
E a questo punto, come avrete già immaginato, via alle polemiche. Perché se parli di legge bavaglio, censura, casta, processi, etc. ti ascoltano in pochi, ma quando tocchi il calcio ad un italiano, che faccia il pizzaiolo, il professore o il ministro della Difesa è sempre uguale – un casotto.
Fra l’altro La Russa è interista.
E io in tutto questo parapiglia non ho ancora capito chi si abbassa lo stipendio.
sono un tifoso medio, con la sciarpa della (sic) juve in camera e i mondiali in canna pronti ad essere goduti in un’orgia lunga un mese. non pensavo di apparire un essere così orribile. sigh.
Anche lì è sbagliato generalizzare.
Penso che potrei fare qualche eccezione nel giudicare qualcuno come te. Massì, mi sento buona.
Non so niente di scacchi, un gioco affascinante, mi chiedo, se il cavallo muove ad L allora l’asino muove a N? Ma e’ vero che e’ un gioco Arabo? pre o post islamico? (ma allora, che ci fa una sola regina?). Quante sono le mosse possibili? Devono essere un qualche fattoriale di 32 o giu’ di li… Che gioco incredibile, bisogna essere dei computer per giocarci e non come quelle masse di muscoli che scendono in campo la domenica. Quando lo vedremo alle olimpiadi (tra parentesi, non servirebbero neanche le paralimpiadi degli scacchi).
effettivamente ci sarebbero anche altre (tantissime) discipline che si potrebbero aggiungere alle olimpiadi… comunque sulla leggenda circa la nascita degli scacchi puoi trovare maggiori informazioni qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Scacchi#La_leggenda.2C_le_origini_e_l.27evoluzione_del_gioco
Anche se l’intervento è ironico cerco di dare lo stesso una risposta.
Per giocare a scacchi non bisogna essere dei computer, è necessaria solo un po’ di passione.
Un grande campione del passato, Anatoly Karpov, disse che gli scacchi sono una perfetta sintesi fra arte, scienza e sport. Ognuno poi li può interpretare come meglio crede, per me sono un mezzo per dare sfogo alla mia creatività come per altri può essere la scrittura, la pittura.
Il fatto che sia difficile o che per giocare a scacchi si debba essere dei geni è solo una leggenda di sapore romanticheggiante, nulla più.
Ps:Il numero delle posizione possibili è pari ad 1 seguito da 65 zeri, un numero più elevato di quello degli atomi presenti nell’universo!
Ps2:Le Olimpiadi degli scacchi esistono, la federazione scacchistica italiana è affiliata al CONI.
Ed esistono pure le paraolimpiadi per i non vedenti.
A presto!
Rasko
accidenti, in poche parole sono un’arte!
Hai afferrato il concetto! Un po’ come la danza…
ecco, e dato che adoro la danza siamo a posto!
A Ottobre si dsputeranno le Olimpiadi scacchistiche per l’esattezza a Chanty-Mansijsk in Russia. Nel 2008 a Pechino c’è stata la prima edizione dei giochi della mente, tornei di scacchi, dama inglese e internazionale, go, scacchi cinesi, bridge etc…
Grazie per aver colto la vena ironica, e’ un modo per divertirsi sul web senza offendere…
Potresti approfittarne per sapere qualcosa di più sugli scacchi, un gioco che ha intrigato anche Albert Einstein.
Non si smette mai di imparare.
😀
quoto quoto!
E imparare mi piace molto!
Non è difficile, basta vedere in quale casa è collocato il pezzo; esempio: casa bianca, lo sposti a L e lo collochi su casa nera e così via.
square size
hehe in effetti devo rinfrescarmi la memoria 🙂
da tantissimo non gioco a scacchi…
Quello che dice Rasko è vero, tra l’altro proprio ieri sia in campo maschile che in campo femminile c’è stata una doppietta storica dei nostri giocatori nella competizione Mitropa Cup. Un risultato importante perché mai i nostri giocatori avevano vinto questo difficile torneo a squadre.
che bravo 🙂
dovrò tornare a giocarci prima o poi
Gli italiani idolatrano il calcio, ne parlano in tutti luoghi possibili e anche se non lo praticano sono tutti Commissari Tecnici.
Ogni domenica come i fedeli, vanno allo stadio per inveire contro l’arbitro e contro le squadre avversarie.
esatto. Poi esistono un sacco di altri sport molto belli, che però da noi non si vedono praticamente mai, nemmeno sul Tempio dell’Intrattenimento Passivo per Cervelli Fusi (televisione), sempre per dare spazio al Dio Calcio.
Basket, Volley, Rugby sono molto belli. Personalmente mi occupo di scacchi, che sono considerati sport della mente tanto è vero che la Federazione Scacchistica Italiana è confederata al CONI. Me ne occupo perché lo pratico e faccio competizioni.
belli gli scacchi! ci giocavo anche io tempo fa, ma è da un po’ che mi preoccupo perché non so più muovere il cavallo 🙂
ciò dice tutto